Un auto-descritto “sucker for the nitty and the grinty”, Jacob Alon racconta storie in tonalità di luce e buio, attirandoti con gente delicata e raccolta dalle dita. Il falsetto di Jacob ha spinto diverse ipotesi che sono cresciuti idolatrando Jeff Buckley ma, se non altro, la loro voce riflette l'amore della madre per il pop femminile degli anni ‘90 e l'RnB che hanno formato la loro prima dieta musicale.
Dopo essere cresciuto nel Fife, Jacob ha studiato Medicina, e poi Fisica teorica, all'Università di Edimburgo prima di abbandonare per dare finalmente un punt al proprio sogno. Ha funzionato finora: a gennaio hanno girato il Regno Unito con la loro band per la prima volta, e nonostante alcuni mal di testa che inducono ansia, sono venuti via con recensioni entusiastiche sia da Nick Grimshaw che da Alexander Alexander.
Jacob ha invitato Jacob ad aprire per lui il suo Polari tour e mentre migliaia di fan pop fanno per un pubblico intimidatorio, la possibilità di connettersi con le persone è qualcosa che hanno imparato ad apprezzare. "Era una sensazione tangibile di' questo sta avendo un impatto e raggiungendo le persone'", ricordano degli spettacoli di gennaio. "Mi ha davvero toccato.”
L'emozione è la forza trainante della musica di Jacob, le loro tracce catturano sentimenti tanto quanto vignette aneddotiche. Questi sono a volte difficili da prendere in giro; uno dei loro brani, inedito al momento della nostra chat, ostinatamente resistito completamento fino poeta e musicista Kae Tempest è riuscito a fare le cose clic. "Tutto quello che hanno fatto è stato scrivere quello che stavo dicendo e ripetermelo”, spiega Jacob. "A volte qualcuno ha solo bisogno di tenere uno specchio ad angolo retto per farti vedere te stesso nel modo in cui ti vedono.”
Esemplificando il lato inflessibile della loro scrittura, terzo singolo 'Liquid Gold 25' prende il nome da un marchio rivale dei nitriti di amile alimentando ‘Rush’ di Troye Sivan – dimora sul più pesante, effetti autoironici della cultura hook-up. “Ci sono così tanti aspetti belli e brillanti che possono farti sentire alla grande”, dice Jacob. Ma c'è un lato oscuro di cui non ho mai sentito parlare prima.”
Raccontare storie queer come queste è una parte intrinseca del progetto di Jacob, ma anche qualcosa di reso molto più spaventoso dalla politica del divide et impera che prende piede in tutto il mondo. Immediatamente evidente nel parlare a Giacobbe, però, è la loro innata fede nella natura umana.
"Le forze di attrazione-amore, connessione e comunità – sono grandezze più forti delle forze di repulsione e odio. Voglio sentire la paura, ma anche mantenere la mia comunità vicino, e sentire le loro spalle che sto in piedi su.”
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COSA: Glitterstained ‘Freak folk’ confessionali
DOVE: Fife-nato, Edimburgo-allevato
3 CANZONI: "Liquid Gold 25", "Confession", "Fairy in a Bottle"
FATTO: citano Nick Drake e Adrianne Lenker come influenze principali
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Jacob Alon indossa il trim schuh Finn in nero, disponibile presso schuh. Come si vede in CLASH 130.
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Parole: Caitlin Chatterton
Fotografia: Bella Howard
Moda: Jessica Anna Richardson
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