I musicisti di New York Abe the Kid e Kin River Works uniscono le forze per creare Speak Friend, uno sforzo collaborativo che offre uno sguardo profondamente intimo sulla possibilità della musica come mezzo di connessione e di costruzione di mondi. Il loro progetto 'IAJAR' utilizza una produzione cinematografica e testi ipnotici per creare un'esperienza musicale di profondità e fascino.
Ascolta in streaming: 'IAJAR' – Speak Friend
Senza pronunciare una sola parola, Speak Friend ha espresso una tempesta trionfante di emozioni, oscillando tra cuore spezzato, conforto, tumulto interiore e accettazione nei primi istanti di “An Eye Opened”, la prima traccia dell’EP d’esordio del duo, IAJAR.
Servendo da introduzione alla loro pratica musicale congiunta, “An Eye Opened” è una testimonianza delle loro capacità di narrazione musicale e stabilisce un paesaggio sonoro ampio e aperto in cui l’ascoltatore può davvero perdersi.
Speak Friend è composto dai due poliedrici parolieri e musicisti, Abe The Kid e Kin River Works. IAJAR vede il duo narrare un viaggio in un mondo che sembra allo stesso tempo familiare e completamente straniante, poiché il genere viene messo da parte, fondendo elementi di folk, hip‑hop, R&B e, apparentemente, i suoni naturali della foresta per creare un progetto davvero originale e sfaccettato.
IAJAR EP – Speak Friend
“An Eye Opened” sfuma nella canzone successiva, “Planting Flowers”, in un modo che imita il movimento in avanti, impostando il tono per l’imminente avventura musicale attraverso la progressione del progetto. “Planting Flowers” utilizza testi descrittivi per creare un mondo ampiamente accessibile, sostenuto dalle melodiche vocalizzazioni di Kin e toccando una corda nella forma più primordiale di comunicazione umana.
La canzone ronzava di una bellezza uditiva, ma mantiene una lieve grinta grazie al pervasivo battito di batteria che stimola una risposta primordiale e corporea al movimento. A differenza di molta della musica popolare odierna che suscita il desiderio di movimenti liberi e convulsi, “Planting Flowers” trasuda un movimento fluido e intenzionale in avanti, invitando con grazia l’ascoltatore a scorrere verso qualcosa con intento.
Quando dici addio non so cosa fare
Ogni volta che litighiamo mi avvicino a te
Ogni volta che piangiamo ci avviciniamo alla verità
Ogni volta che mento perdo un momento con te
Ti ho lasciato confuso
Ma so che non mi volterai le spalle
Devi amarlo
Devi dirmelo
Quando ci sali sopra
So che ti sta tornando
Tutto quello che faccio per te
Il tipo di amore per cui ti sporchi un po'
Il tipo di amore che ti lascia le mani ben sporche
Come piantare fiori
Speak Friend © Eden Chinn
Mentre “Planting Flowers” e “An Eye Opened” sondano e danno forma al mondo fisico in cui il progetto è situato, “Denial” guarda all’interno, creando momenti di pausa e contemplazione nel brano ricco e stratificato che offre uno scorcio delle lotte interiori che affliggono il duo. Manipolando tempo e cadenza, la temporalità viene esagerata e dilatata con impennate travolgenti e calme placide, conferendo alla canzone una forma circolare e creando una trance inquietante e ineludibile mentre voci e strumentazioni si spostano e si affievoliscono con mistero esaltante. Alla fine si raggiunge un climax, che porta l’ascoltatore nell’occhio di una tempesta rabbiosa e furente; Abe interpreta un verso sincero con vigore disperato mentre sembra essere circondato dai fantasmi da cui in precedenza cercava di fuggire. Eppure, tanto in fretta quanto il caos si gonfia, esso svanisce gradualmente in un outro melodico che imita inversamente l’introduzione della canzone, chiudendo un cerchio e facendo i conti con ciò da cui forse il duo stava scappando.
Seguendo un arco cinematografico, “Gone Are The Days” è una confrontazione, mentre Abe e Kin si assestano per affrontare gli spettri di “Denial” che non esercitano più alcun potere su di loro. Sottolineata da un giro di chitarra dal sapore folk, la canzone ha una sfumatura western che ricorda un’interpretazione moderna dello scontro finale in un classico film di cowboy. La velocità e l’energia crescente del brano oscillano, come se si cavalcasse impavidi in battaglia, gettando la prudenza al vento. Sebbene a livello letterale il tema di “Gone Are The Days” sia piuttosto cupo, c’è una vitalità e uno spirito inesorabile nella melodia e nel tono della canzone che indicano un’accettazione trionfante. Guardando al loro presente, Speak Friend racconta il passato non con rimorso o rammarico, ma con lo sguardo rivolto a ciò che verrà. La canzone pone il tempo e la distanza fisica come misura del progresso. Mentre il duo scava nei traumi che ha precedentemente superato, è chiaro che non hanno ancora trovato la pace che desiderano, ma invece di indugiare persistono.
“Gone Are The Days” si chiude con un avvertimento minaccioso, “Don’t slow down”, e nell’ultimo brano del progetto, Speak Friend fa proprio questo e sembra trovare “A Beautiful Place to Die.” La canzone funge da chiusura emotiva per IAJAR, poiché le molte domande e incertezze sollevate all’inizio del progetto sembrano trovare compimento. Ciò che era iniziato come ampio e carico di eccitazione diventa misurato e contenuto, poiché la produzione del brano risulta gentile e intima. Il verso di Abe ha una dinamica estremamente colloquiale nel racconto di una storia che mette in mostra una gamma di emozioni che fungono da metafora di base per l’intero album, con picchi emotivi e valli contemplative. Inoltre, la sua voce è quasi priva di effetti, dando la sensazione che le sue parole siano quasi a portata di mano e pronunciate direttamente a te.
Speak Friend © Eden Chinn
La parola che risuona maggiormente con l’intero progetto IAJAR è “radicato.”
La musica, i testi, l’atmosfera e i temi ricorrenti tessuti attraverso le canzoni esplorano una connessione intrinseca con la natura attraverso la lente del suono.
A prima vista, si potrebbe presumere che un duo chiamato Speak Friend stia creando musica in dialogo reciproco, ma credo che questo progetto sia un richiamo gestuale agli ambienti in cui Abe e Kin si trovano; IAJAR è la manifestazione uditiva della loro comunicazione con il mondo circostante.
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© Eden Chinn
un EP di Speak Friend
I musicisti con sede a New York City Abe the Kid e Kin River Works uniscono le forze per creare Speak Friend, un progetto collaborativo che offre uno sguardo profondamente intimo sulla possibilità della musica come mezzo di connessione e creazione di mondi. Il loro progetto 'IAJAR' utilizza una produzione cinematografica e testi ammalianti per creare un'esperienza musicale di grande profondità e intrigo.