La cantautrice irlandese Rosy Nolan offre il primo assaggio del suo album d’esordio “Main Attraction” con il singolo intriso di tempesta e guidato dal violino “Rising Up” – un’esplosione di gothic country carica dell’urgenza della resistenza politica.
Ascolta in streaming: “Rising Up” – Rosy Nolan
La pioggia arriva forte e veloce, si accumula nelle strade e inonda il cielo con la sua pesante foschia grigia.
Si percepisce quasi l’aria umida che si attacca alla pelle, si sente l’odore pungente dell’asfalto bagnato e della corteccia delle sequoie. In quel tipo di tempo, tutto rallenta – tranne i pensieri che corrono nella testa. “Rising Up” di Rosy Nolan incanala quel mood e quel movimento: una tempesta nella mente e nel cuore, dove il malcontento politico e la resa dei conti personale si mescolano. È gothic country al suo meglio – un mix di vecchio e nuovo mondo, bluegrass e blues, con il violino e il mandolino che si affrontano nella pioggia torrenziale, e la voce di Nolan che taglia la mischia come un segnale di fumo nel buio.
Main Attraction – Rosy Nolan
I ganci mancano sotto il bancone
La tazza di porcellana è incrinata
Le punte delle dita sono appiccicose dalla colazione
Questa camicia copre a malapena la mia schiena
Sono seduta molto in alto su uno sgabello da bar
Aspettando solo che qualcuno chiami
Nick Cave sgorga
dagli altoparlanti del soffitto
Poi gocciola giù per le pareti del caffè
Atwood Magazine è orgogliosa di presentare in anteprima “Rising Up”, la prima pubblicazione del 2025 di Rosy Nolan e il singolo principale del suo imminente album d’esordio Main Attraction (in uscita indipendentemente il 17 ottobre). Immerso nelle radici dell’Americana, nel Western swing, nell’honky tonk e nel country d’epoca, Main Attraction rende omaggio ai grandi dischi americani degli anni 1920–1940 pur mostrando il cuore e la storia personale di Nolan. “Rising Up” è uno dei brani più politicizzati del disco – scritto durante le elezioni presidenziali del 2016, ma reso di nuova attualità negli anni successivi – accostando immagini di acque alluvionali, distruzione e delle tortuose strade costiere della California del Nord al fuoco ruggente dell’interpretazione di Nolan.
Questa canzone è una forza della natura in ogni senso: il lavoro del violino brucia e le chitarre pulsano con urgenza, con ogni arpeggio verso l’alto più caldo e più pesante del precedente. Al di sopra di quella marea crescente, la voce di Nolan si innalza – limpida, struggente, carica di sentimento crudo, dolore e sfida. Leggere armonie vocali nel ritornello aggiungono ulteriore spinta a un hook già potente, un grido di richiamo avvolto nella melodia:
L’acqua si sta alzando
E annebbia il suono della mia voce
Fa crollare ogni barricata
Non lascia nulla da distruggere, da distruggere
È un’immagine vivida di sopraffazione e cancellazione, il tipo di scena in cui la forza della natura rispecchia il peso dei tumulti sociali e politici. Ogni verso si gonfia come le acque di cui canta, la melodia si solleva anche mentre le parole dipingono un quadro di crollo. Quando ripete “da distruggere”, è meno un grido di sconfitta che una dichiarazione che, anche spogliata, lei è ancora qui – ancora a cantare.
Rosy Nolan © Jack Hackett
Rosy Nolan © Jack Hackett
Quella lotta per la voce e la visibilità è radicata nel luogo per Nolan, che fa risalire “Rising Up” alle strade tortuose e ai paesaggi bagnati dalla pioggia della sua vecchia casa nel Nord della California.
“Stavo pensando molto alla contea di Mendocino quando ho scritto questa canzone,” racconta Nolan ad Atwood Magazine. “A Los Angeles sembrava che nessuno sapesse guidare sotto la pioggia. Non mi ero resa conto che fosse un superpotere del NorCal finché non mi sono trasferita qua. Ho passato molto tempo a salire e scendere la Highway 1 quando ero al nord, abbracciando quelle curve mentre schiacciavo sull’acceleratore, flirtando con la linea gialla spezzata. Luce maculata che si riversava attraverso la copertura delle sequoie come una rivelazione sacra. Sigaretta in mano, guai in testa, e io a inseguire il prossimo chilometro verso il sentirmi bene.”
È un’istantanea poetica che cattura sia la portata cinematica della canzone sia il suo nucleo intimo: la strada come luogo di meditazione, fuga e resa dei conti. Quella guida diventa una metafora per sopravvivere alle turbolenze – personali, politiche, ambientali – con grinta e grazia.
Sto ignorando il giornale sul bancone
Non riesco a sopportare le notizie di questi giorni
Scuoto la testa ovunque vada
Davanti a questo paese in disordine
Questi angelini non sanno gestire la pioggia
Rallentano fino a strisciare lungo l’autostrada
Vengo da lassù dove le nuvole intasano il cielo
Sulle strade cattive acceleriamo la nostra guida
Scritto nei giorni tesi che hanno preceduto le elezioni del 2016, “Rising Up” è nato da un profondo disagio. Nolan ricorda di essere seduta in un caffè di Los Angeles durante un temporale torrenziale, sentendo Nick Cave scorrere dagli altoparlanti come se gocciolasse sulle pareti. “Era chiaro che Trump avrebbe vinto,” dice. “Stavo donando soldi, facendo telefonate per la campagna, andando a proteste e comizi. Ero davvero coinvolta in tutto.” L’area fu colpita da così tanta pioggia che il Los Angeles River minacciò di esondare; le case venivano protette con sacchi di sabbia. “Mi sentivo sopraffatta da questo diluvio – sia dalle piogge che dall’avversità politica – e messa a tacere dalla tempesta e dal clima politico teso,” ricorda.
Quel senso di urgenza pervade “Rising Up” dalla prima all’ultima battuta. È presente nel modo in cui il violino di Julian McClannahan e il mandolino di Billy Lupton si confrontano e si intrecciano, nel galoppo costante della sezione ritmica, e nel taglio della voce di Nolan quando canta, “L’acqua si sta alzando e annebbia il suono della mia voce. Fa crollare ogni barricata, non lascia nulla da distruggere.”
L’acqua si sta alzando
E annebbia il suono della mia voce
Fa crollare ogni barricata
Non lascia nulla da distruggere
Rosy Nolan © Jack Hackett
Rosy Nolan © Jack Hackett
Rosy Nolan da tempo usa la sua voce per combattere per i diritti delle donne, fare pressione su proposte di legge insieme all’ACLU e protestare contro le ingiustizie nella sua comunità.
In “Rising Up” quell’attivismo si intreccia con la sua arte. Il risultato è una canzone che rifiuta il silenzio – un promemoria che anche nella pioggia più forte possiamo ancora parlare, ancora stare in piedi, ancora andare avanti.
Con Main Attraction in uscita a ottobre, “Rising Up” stabilisce un tono potente per ciò che verrà: un album di resilienza e resa dei conti, gioia e desiderio, tutto sostenuto da una voce che può essere tenera come il tremolio di una candela o feroce come il vento prima di una tempesta.
Ascolta in streaming “Rising Up” in esclusiva su Atwood Magazine, e lascia che questa canzone scorra dentro di te come il tempo – improvvisa, inarrestabile e viva.
L’acqua si sta alzando
E annebbia il suono della mia voce
Fa crollare ogni barricata
Non lascia nulla da distruggere, da distruggere
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Jake Sternberg dei Ruby Sparks continua ad anticipare il suo album di debutto con «Pleasure», un sognante brano jangle-pop vivace — in stile Beatles e radioso — sull'autostima, la vulnerabilità e la gioia faticosamente conquistata nei più piccoli momenti della vita.
I membri dello staff di Atwood condividono la musica che hanno ascoltato: nel riepilogo di questa settimana ci sono Glass Animals, ILLIT, Ananya, Daniel Ellsworth & The Great Lakes, Grace Annabella Anderson, Trestles, Fime, Siichaq, HOLYMAMI, The Moss, Planet of Souls & Lily Papas, The Marigolds, Harlequiin & NYM, MORN, La Raca Flaca e Drauve!
La cantante e cantautrice di Los Angeles Rosy Nolan offre il primo sguardo sul suo album di debutto «Main Attraction» con il singolo avvolto da un'atmosfera tempestosa e con il violino in primo piano, «Rising Up» – un'esplosione di country gotico pervasa dall'urgenza della resistenza politica.