Forse la figura definitiva dell'art-pop dell'era moderna, il suono singolare di Earl Sweatshirt si costruisce attorno a giochi di parole densi, idiosincrasie uniche e a un desiderio di espressione che va dall'opaco alla chiarezza cristallina. Un recente tweet diventato virale sosteneva che Earl e il suo frequente co-cospiratore The Alchemist avessero fondamentalmente realizzato lo stesso album ogni volta per oltre un decennio. Prima di tutto, cosa c'è di male? Si chiama coerenza! In secondo luogo, scrutare il suo lavoro per più di 30 secondi rivela ogni sorta di arterie, strade a senso unico e vie poco percorse: è sempre diverso, sempre lo stesso.
‘Live Laugh Love’ è il primo album completo di Earl dopo tre anni, e segue l'album del 2022 ‘Sick!’. Se il titolo sembra ironico, non lasciatevi ingannare: è un disco che affronta la paternità e la vita familiare in modo franco e sempre rivelatore. Undici brani concisi — e 24 minuti di musica — la tavolozza indugia su campioni soul anni '70 intontiti, distorti attraverso un labirinto di effetti in studio. Le sonorità dense richiamano talvolta il trip-hop di Bristol — particolarmente nell'uscita di funk meccanico torpido ‘TOURMALINE’ — rendendolo parallelo al recente (eccellente) LP ‘Patricide’ di FATHER.
‘gsw vs sac’ ribolle in vita con bip di synth, prima di risolversi in una miscela di campioni che sprofondano come sabbie mobili. «Da chi stai scappando? Da te stesso?» recita un interludio simile a uno sketch, il linguaggio da terapia reso surreale in modo comico. ‘FORGE’ ha un timbro orientale nelle sonorità, il beat rilassato offre a Earl lo spazio per sovraccaricare — letteralmente — con rime, il gioco di parole è intricato ma acuto.
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‘Gamma (need the <3)’ lascia entrare un po' di luce, con Earl che mira a una sensazione di chiarezza diretta. Gli aspetti jazzati di ‘WELL DONE!’ sono affrontati con maestria, mentre il funk cinematografico di ‘Live’ richiama il lavoro di produzione su ‘Third’ dei Portishead.
Un album impeccabilmente dettagliato, ‘Live Laugh Love’ sfrutta ogni singolo spazio possibile. Le parole sono ammassate nel foglio dei testi, la produzione sovrapposta in campioni e gesticolazioni sonore. ‘Static’ è un vero punto di forza, con il disorientante ‘CRISCO’ che offre un ascolto davvero intenso.
È un disco che sembra al contempo singolare, ma anche ampio ed eclettico; ogni pezzo è misurato e si incastra nel successivo, ma ‘Live Laugh Love’ ti porta comunque su un sentiero tortuoso. ‘Heavy Metal aka ejecto seato!’ fa riferimento incrociato a un sogno che Earl ebbe nel 2016, riavvolgendo nel processo la sua lore solista; la traccia finale ‘exhaust’ porta un senso di risoluzione, seppur in modo obliquo ma dall'anima soul.
Come sempre con Earl Sweatshirt, nulla è veramente come sembra, eppure ti dà più che abbastanza informazioni per dipingere il quadro. ‘Live Laugh Live’ è un diagramma rap alla Escher, un labirinto greco con l'MC come Minotauro; amplia il mondo di Earl e ti invita ad andare avanti a ogni passo.
8/10
Testo: Robin Murray
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