Festival
22 agosto 2025
House, UKG e techno conquistano il festival di Victoria Park per il suo quarto giorno.
Tra nuvole crescenti di polvere, questo venerdì ad All Points East ospita Barry Can’t Swim - alias Josh Mainnie - che sale sul palco per il suo primo set da headliner. Fresco di vetta nelle classifiche UK Dance con l’album 2025 ‘Loner’, Barry è tutt’altro che solitario mentre mette in scena un programma pieno di musica da club gioiosa e positiva. Prima dell’evento principale, The Blessed Madonna assalta il West Stage con i suoi pezzi house pulsanti. Tra tutti gli artisti di stasera è lei a fare uno sforzo deciso per dimostrare che la dance è intrinsecamente politica. Per ogni selezione baciata dal sole che suona, uno slogan provocatorio appare sullo schermo principale (“Leader mondiali, andate a fanculo! I tabloid torcono la realtà!”). È un necessario promemoria delle origini sovversive della scena rave – specialmente in un periodo in cui la stretta dell’estrema destra stringe il Regno Unito sempre più forte ogni giorno. Il club pop demente di Shygirl offre la fuga perfetta, dimostrando che può sporcarsi e scatenarsi quanto il parco polveroso stesso. Indossando un vezzoso papillon di seta e circondata da danzatori di supporto sinuosi, la londinese raramente lascia che il ritmo cali, ordinando al suo pubblico di dare “ENERGY, ENERGY!”. Niente filler, solo colpi forti; aprendo con la glam ‘Cleo’, percorre successi come ‘Freak’, ‘Fuck Me’ prima del suo esplosivo remix di ‘365’ di Charli XCX. Se pensavate che non fosse abbastanza, preparatevi per i Confidence Man, che si sono dati la missione di conquistare ogni festival immaginabile in questa stagione. Il gruppo dance australiano inizia forte con una poderosa serie di brani che fanno impazzire il pubblico – tra questi ‘ALL MY PEOPLE’, ‘I CAN’T LOSE YOU’ e ‘NOW U DO’ – ma si scopre che hanno una sorpresa ancora più grande in serbo. Entra JADE, che si lancia in una routine completamente coreografata per la sua collaborazione con il duo, ‘gossip’. Il pubblico la adora, e diventa uno dei momenti clou di una giornata già pienissima.
Finalmente è il momento di Barry Can’t Swim, che fa un ingresso chiassoso facendo suonare una sirena prima di esplodere in un banchetto psichedelico per gli occhi con ‘The Person You’d Like To Be’. Oggi è il suo compleanno, dice, e è deciso a festeggiare in grande stile con un’orchestra completa e alcuni dei laser più impressionanti che Victoria Park probabilmente abbia mai visto. Salta agilmente tra tutto, dai gorgogli seducenti dell’acid house ai canti salsa trascendenti di ‘Kimbara’. Appaiono anche ospiti speciali: Låpsley emerge per una toccante interpretazione della sensuale, guidata dal piano, ‘Woman’, mentre somedeadbeat – il poeta irlandese Jack Loughrey – recita il suo monologo su ‘Deadbeat Gospel’. Proseguendo con ‘Still Riding’ e ‘How It Feels’, Barry chiude con il classico ‘Sunsleeper’, prima che dalla folla parta un’improvvisata serie di cori di ‘Happy Birthday’. Barry forse non sa nuotare, ma di sicuro sa ospitare un line-up da urlo.
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House, UKG e techno prendono il sopravvento al festival di Victoria Park nel suo quarto giorno.