Notizie sulla musica
I Wombats - Oh! L'oceano

I Wombats - Oh! L'oceano

      Un'enfatica restaurazione dell'ultimo giorno da parte di una band fidata che si crogiola nel bagliore del nuovo risveglio.

      

      

      

      

       12 - 02 - 2025 I Wombats - ovvero Matthew Murphy, Tord Øverland Knudsen e Dan Haggis - sono stati straordinariamente prolifici da quando hanno fatto breccia nel proverbiale clamore con il debutto del 2007, "A Guide to Love, Loss & Desperation", che conteneva le hit "Moving To New York" e "Let's Dance To Joy Division". A quasi due decenni di distanza, il trio di Liverpool torna con il primo LP dal 2022 - la loro sesta raccolta, "Oh! The Ocean". L'apertura, "Sorry I'm Late, I Didn't Want To Come", prepara le cose in modo eccellente con un'introduzione guidata dal basso che invita a un groove feroce. Il brano presenta tutto il lirismo ironico e il divertimento che abbiamo imparato ad associare alla band, dimostrando di non aver perso nulla della loro affinità con il commento sociale e l'evasione. can't Say No" ha un'impronta più elettronica e incorpora ancora una volta la voce distinta di Matthew Murphy, che, come nel caso dell'apertura, raggiunge un registro vocale più alto. Con "Kate Moss" la band vira di nuovo verso l'elettronica, un cambio di sonorità rispetto ad altre parti dell'LP, ma comunque un cambio riuscito.

      blood on The Hospital Floor" sembra un ritorno alle origini del gruppo, con un riff di chitarra introduttivo che ricorda i gruppi indie dei primi anni '00. 'My Head Is Not My Friend', che ha preceduto l'album, è un'osservazione ironica su come seguire tutte le tendenze e bere whisky in un bagno di schiuma. Certamente assurda, ma che trova comunque un modo per risuonare, la più ampia tavolozza sonora dei The Wombats sembra familiare ma al tempo stesso orientata al futuro e malleabile - un tema chiave dell'album. i Love America" e "She Hates Me" mostrano il gruppo al massimo della sua giocosità e istintività; mentre "The World's Not Out To Get" mantiene la ginnastica lirica, aggiungendo un'energia e chitarre più pesanti in un paesaggio da sogno post-punk.

      

      Ascoltato nella sua interezza, "Oh! The Ocean" sembra un cenno alla storia delle origini dei The Wombats, mentre traccia una nuova direzione verso un futuro più sfocato. È un gradito ritorno del gruppo indie, che infila momenti di umorismo, aspirazione e gioia nelle dodici tracce dell'album. Il loro suono è rivestito di una nuova vernice che lascia l'ascoltatore ringiovanito come la band.

      8/10 Parole: Christopher Connor - "Oh! The Ocean" esce questo venerdì.

      - Iscriviti alla mailing list di Clash per ricevere notizie aggiornate su musica, moda e cinema.

Altri articoli

Bon Iver conferma i piani per il nuovo album 'SABLE, fABLE'

Bon Iver conferma i piani per il nuovo album 'SABLE, fABLE'

Justin Vernon ha anche rivelato che il primo singolo dell'LP arriverà il giorno di San Valentino.

Alessia Cara  - Love & Hyperbole

Alessia Cara - Love & Hyperbole

Una lezione sui tempi, sull'accettazione del passato e sull'accettazione di un futuro non scritto.

Intervista: Will Wood continua a camminare a passo di carica - Atwood Magazine

Intervista: Will Wood continua a camminare a passo di carica - Atwood Magazine

Un topo auto-cannibale, dei pantaloni in fiamme, un viaggio a rischio nel Missouri e diversi coupon di multiproprietà non reclamati, Will Wood è ufficialmente tornato. Il musicista avant-pop racconta ad Atwood Magazine la storia "vera" che ha condiviso durante il suo ultimo tour.

Bartees Strange - Orrore

Bartees Strange - Orrore

Bartees Strange è galvanizzato. L'inglese-americano, nato a Ipswich, cresciuto in Oklahoma e ora residente a Washington D.C. - spiegando in parte il motivo per il quale il suo lavoro è stato svolto in un'altra città

Helena Deland condivide un nuovo EP di rarità

Helena Deland condivide un nuovo EP di rarità

L'artista di Montreal Helena Deland ha condiviso un EP di materiale inedito. La poliedrica musicista ha pubblicato il suo album di debutto nel 2017, ma l'intenso

"John on the Ceiling" di bdrmm è un'oscura sciabolata di Shoegaze da brivido - Atwood Magazine

"John on the Ceiling" di bdrmm è un'oscura sciabolata di Shoegaze da brivido - Atwood Magazine

Un'ondata di shoegaze da brivido consuma i sensi: i bdrmm ci inghiottono non solo le orecchie, ma anche l'anima con "John on the Ceiling", l'oscuro, atmosferico e ammaliante singolo di lancio del loro terzo album, "Microtonic"

I Wombats - Oh! L'oceano

I Wombats - ovvero Matthew Murphy, Tord Øverland Knudsen e Dan Haggis - sono stati straordinariamente prolifici da quando hanno sfondato il proverbiale