Nel terzo disco 'I Got Too Sad For My Friends‘, una Shura bohémien si ritrova isolata in città un tempo densamente popolate (’Leonard Street‘,’ Tokyo‘,’Richardson'). Qualsiasi tentativo di resistere a questa psiche post-pandemica - dove l'urgenza ansiosa combatte la letargia depressiva-è inutile, e Shura soccombe all'ansia sociale, all'insicurezza e all'agorafobia. A volte teme ossessivamente e compulsivamente la morte: “Ti ho chiesto se pensavi che stavo morendo / Mi sono arrabbiata con te quando hai detto di no / Come se preferissi morire solo per avere ragione / E stavi cercando di dimostrarmi che avevo torto” (‘Online’). In altri si preoccupa così poco per se stessa che non indosserà nemmeno vestiti nuovi ("World's Worst Girlfriend"). Più tardi, rompe insieme queste incongruenze - “Se muoio, almeno non dovrò scegliere una maglietta da indossare” (‘Bad Kid’, con Becca Mancari) - catturando l'illogica indifferenza della depressione.Ma è ancora animato e dimensionale, tutto esistente sotto una calda lente’70s-to-80s, folk-meets-synth-pop, che sembra essere una direzione naturale per il suo suono: dove ‘Leonard Street’ evoca la sensibilità psichedelica e introspettiva degli ABBA, ‘Recognise’ evoca la malinconia sofferta dei Pet Shop Boys. "E se riconosco di essere vivo?"lei chiede. Anche se c'è una frustrazione impotente nel cuore di "I Got Too Sad Sad", è molto più tenera nella sua retrospettiva essere spietata di se stessa. Toccante, la speranza è sempre abbondante. ’ I Got Too Sad promises ' promette c'è sempre il sole alla fine di perseverance (‘Ringpull’): “Dicono che è come il tempo / Un giorno, scoprirai che è meglio.”
L'amata band sarà supportata da artisti del calibro di CMAT, Black Country, New Road, Everything Everything e altro ancora.
L'artista messicano-canadese Sophia Be torna con il nuovo singolo "I Still Love You". La ballata pop commovente, piena di risonanti note di pianoforte
yeule ha pubblicato il suo nuovo album "Evangelic Girl is a Gun", in uscita su Ninja Tune. L'album è il più smemorato, soul-baring e
Emilee Petersmark, co-cantante di quattro pezzi indie folk band The Crane Wives, condivide una playlist mettendo in evidenza i suoi brani preferiti da K-indie band e ciò che la sua scoperta della scena musicale indie del quartiere Hongdae a Seoul, Corea significava per lei, per Atwood Magazine AAPI Heritage Month series.
Dopo aver iniziato a sentirsi incasinata dal dubbio interno e dalla pressione dell'industria, Rico Nasty ha capito che aveva bisogno di tornare alle origini e fidarsi del suo istinto: nel terzo album "LETHAL", ha portato alla luce la versione più potente di se stessa.
Il bank holiday day fest ancora una volta colpisce sopra il suo peso su tutta la linea.
Una direzione naturale per il suo suono di aver preso.