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Sydney Rose cattura il dolore sordo della rottura di un'amicizia in "We Hug Now" - Atwood Magazine

Sydney Rose cattura il dolore sordo della rottura di un'amicizia in "We Hug Now" - Atwood Magazine

      Sydney Rose trasforma il silenzioso dolore per la perdita di un’amicizia in qualcosa di tenero e indimenticabile in “We Hug Now”. Con un pianoforte delicato e voci che sembrano una confessione sussurrata, la canzone cattura il dolore di allontanarsi da qualcuno che una volta conoscevi a memoria – un tipo di perdita di cui si canta raramente, ma impossibile da dimenticare.

      per i fan di Searows, Phoebe Bridgers, Lizzy McAlpine

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      C’è un dolore che persiste a lungo dopo la fine di un’amicizia – quel tipo che non ha riti, canzoni di rottura o chiusura.

      “We Hug Now”, l’ultimo singolo di Sydney Rose, si colloca in quello spazio tenero tra nostalgia e senso di colpa, catturando il silenzioso dispiacere di allontanarsi da qualcuno che una volta sembrava casa. È il tipo di canzone che metti quando il sole sta tramontando e il petto ti pesa di ricordi: vecchie battute interne, pigiami condivisi e l’ultimo messaggio a cui non hai mai risposto. Può far più male perdere un amico che lasciarsi con un partner romantico?

      We Hug Now – Sydney Rose

      Nata in Georgia e con base a Nashville, Sydney Rose si è guadagnata una reputazione per il suo songwriting intimo e confessionale. Cresciuta con un’alimentazione musicale fatta di Phoebe Bridgers, Bon Iver, Daughter e Cavetown, ha iniziato a suonare ukulele, pianoforte e chitarra prima di pubblicare la sua cover virale di “Turning Page”, che ha accumulato oltre 67 milioni di ascolti su Spotify e le ha procurato il primo contratto discografico a 18 anni. Dopo l’EP del 2022 You Never Met Me e l’LP d’esordio del 2023 One Sided (con “You’d Be Stars” con Chloe Moriondo), ha pubblicato l’EP di voice notes amatissimo dai fan mentre si stabilizzava nella sua era indie. Uscita il 13 febbraio 2025, “We Hug Now” è poi entrata a far parte del suo nuovo EP introspettivo I Know What I Want – ed è la sua traccia più devastantemente personale fino ad oggi.

      Musicalmente, “We Hug Now” è tanto misurata quanto una scusa sussurrata. Costruita attorno a morbidi accordi di pianoforte e al sommesso ronzio della chitarra acustica, la canzone sembra una voce di diario che non dovevi leggere. Le voci eteree e tenere di Rose fluttuano appena sopra l’accompagnamento, la sua interpretazione spalancata e senza difese. La semplicità della produzione – tastiere scarne, stratificazione minima – permette a ogni nota di portare il peso delle parole non dette, creando un paesaggio sonoro che sembra camminare in punta di piedi attraverso vecchi ricordi.

      Testualmente, la canzone è uno svelamento che muove l’anima:

      Sometimes I go to sleep

      And I’m still seventeen

      You still live down my street

      You’re not mad at me.

      I versi catturano il desiderio di un tempo più semplice, la ginnastica mentale di rivedere vecchie amicizie e chiedersi dove le cose siano andate storte. Rose non urla né implora; osserva semplicemente, lasciando che il dolore parli da sé. È una canzone sull’isolamento, la nostalgia e quel tipo di lutto che non sempre viene nominato – lo sbiadirsi lento di qualcuno che contava profondamente.

      Sydney Rose © Kate Stephenson

      Per chiunque abbia mai perso un amico senza spiegazioni, “We Hug Now” funziona come uno specchio.

      Sblocca quello spazio vuoto di auto-inganno – i pensieri notturni del forse è colpa mia, forse stanno meglio senza di me. In un panorama musicale dominato dalle rotture amorose, la disponibilità di Rose a soffermarsi sui cuori spezzati più sottili risulta rinfrescante e necessaria. Questa è una canzone per serate tranquille e addii sommessi, per tornare a casa sotto i lampioni e ammettere a se stessi che alcune persone non torneranno.

      “Ero turbata per questa relazione che avevo con un’amica,” confessa Rose. “Andavo sul suo Instagram e vedevo i suoi post con altre amiche, e sembrava che si stesse divertendo un sacco. So che non è il 100% vero per come le persone vengono percepite su internet. Però mi sentivo giù, e so che lei non lo era. Ho scritto del voler essere di nuovo amiche e tornare a tempi più semplici.”

      Forse i cuori spezzati d’amicizia sono un tipo di dolore di cui dovremmo parlare più spesso – perché le persone continueranno ad allontanarsi, e canzoni come “We Hug Now” ci aiutano a lasciar andare con gentilezza.

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      © Kate Stephenson

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