«A volte c’è una sensazione quasi soprannaturale che non fossimo nemmeno destinati a suonare queste canzoni prima d’ora.»
— Felix White
E che spettacolo si sta profilando! Il cartellone è davvero ben assortito: una giornata di indie disco… Quella è stata una delle prime ragioni per cui tutto questo è nato - All Points East è venuto da noi dicendo che potevamo curare il bill, quindi è stato davvero difficile rifiutare. Avere tutte quelle band in un unico spazio… volevamo davvero rendere quella giornata perfettamente su misura per ciò che piace a chi ama i The Maccabees, o per quello che amiamo noi. E ci siamo praticamente azzeccati. Ovviamente non puoi ottenere tutti quelli che vorresti, ma ha proprio quel feeling di band con cui siamo cresciuti, o band con cui abbiamo lavorato in quel periodo intermedio… Penso che sarà difficile per la gente vedere tutto!
È un mix fantastico di vecchi favoriti indie e dei vostri contemporanei, e poi una serie di nuove band entusiasmanti che stanno emergendo… Sì! Bombay Bicycle Club, The Cribs, Everything Everything, The Futureheads in qualche modo soddisfano quella parte, poi Black Country, New Road e Dry Cleaning e Sorry… Penso sia per persone come noi, davvero appassionate della musica chitarristica e di ciò che si può ottenere nelle band di chitarra. Speriamo sia proprio il posto giusto! E per qualche anno è sembrato che ci fosse una certa assenza di band - o almeno i solisti hanno regnato sovrani - quindi APE sembra un po’ il preludio di un ritorno a un’età dell’oro della musica chitarristica. Ovviamente, c’è una tensione produttiva nelle band che le rende grandi, ma che può anche farle rompersi. È stato bello, con un po’ di spazio, tornare nei The Maccabees, e si può davvero apprezzare ciò che ciascuno ha portato, che ha reso il tutto qualcosa di più della somma delle parti. Penso che questa sia la cosa fantastica delle band di chitarra; le veramente grandi hanno qualcosa di indefinibile che nessuna singola persona avrebbe potuto concepire. C’è qualcosa di un po’ magico in questo.
Piuttosto che le cose molto curate dei solisti - che sono comunque brillanti - si tratta però della visione molto pulita e chiara di una sola persona. Penso che nelle band, a volte, ci sia una disordinata spontaneità che non puoi davvero contenere o controllare, il che le rende eccitanti, perché sai che non può durare per sempre. Ha solo un’energia particolare, quindi è bello organizzare un festival che è apertamente innamorato di tutto ciò. E insieme a tutto questo, c’è anche la serie TV YALA che va in parallelo/in attesa del festival stesso!
YALA in realtà ha curato un palco ad APE per la giornata dei The Strokes forse 5, 6, 7 anni fa, ed è stato fantastico - abbiamo avuto BC Camplight da headliner, YAK… un sacco di band. YALA è stata una delle cose che ho iniziato quando i The Maccabees si sono sciolti perché ero un po’ perso su cosa avrei fatto della mia vita. Così io e il mio amico Morad abbiamo avuto l’idea che molte delle cose che esistevano quando i The Maccabees sono nati erano state spogliate via - soprattutto nella musica chitarristica - quindi avremmo dovuto ricostruire qualcosa del genere. Quindi è sembrato naturale che [YALA] fosse in qualche modo coinvolta in tutto questo. Ho sempre voluto farlo, perché appena i The Maccabees sono finiti, ero ammirato da tutte le band con cui lavoriamo. Dall’inizio di YALA, ci sono tantissime realtà che sono poi diventate assolutamente enormi - Wunderhorse, IDLES e chiunque altro. Ma anche quelle che non hanno raggiunto quel livello di massa critica, le ammiro comunque. Non sarebbe stato giusto fare [APE] senza dare anche un’opportunità agli altri, capisci cosa intendo?
I The Maccabees suoneranno all’All Points East Festival, il secondo weekend del quale si svolgerà dal 22 al 24 agosto a Victoria Park, Londra. Per saperne di più e acquistare biglietti last minute visita allpointseastfestival.com.
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