A oltre un decennio dalla loro prima collaborazione, Zara Larsson e MNEK si ritrovano, con il poliedrico britannico nominato co-creatore di questo quarto album della star svedese. Dove il tormentone del 2015 “Never Forget You” aveva fuso il controllo vocale di Zara, debitore all’R&B, con un EDM elaborato, in “Midnight Sun” la coppia forgia similmente un futuro pop elettronico maximalista. La traccia che dà il titolo da sola è audace e sconfinata. È ricco nelle sue variazioni di elettronica, dance, Scandi-pop e R&B, creando un lavoro dai colori vivaci. La sua lungimiranza e la sua sontuosa vitalità consolidano Zara come un VIP del genere in gran parte trascurato; una Main Pop Girl che ha lavorato instancabilmente e senza riconoscimenti oltre i riflettori per aprire la strada a un’ascesa più fluida per le sue eredi del dance-pop. «Puss puss / ’97 on the number plate», sputa nel pezzo post-pop dal funk brasiliano “Hot and Sexy”, catturando l’intenzione spavalda e maximalista da party-girl del disco; più avanti, “Eurosummer” fa esattamente ciò che promette il titolo; e il singolo principale “Pretty Ugly” smantella l’hip hop in stile Pussycat Dolls sotto un’aggressività grezza da cheerleader. È altrettanto fedele alle sue radici scandinave: «Volevo scrivere di un’estate svedese in cui il sole non tramonta mai», ha dichiarato in materiale stampa recente. Altrove, “The Ambition” è una confessione frizzante su fama e amore; la vezzosa “Puss Puss” è accompagnata da synth hyperpop; e l’etereo alt-pop di “Saturn’s Return” si distingue a metà album come un intrigante passo verso qualcosa di completamente nuovo. Quasi senza pause, “Midnight Sun” è pop interamente bagnato di sole, formulato con esuberanza, sostenuto tanto dallo stile produttivo nostalgico di MNEK quanto dal futuro Scandi-pop incontra dance che Zara ha prontamente tracciato.
La band indie del Black Country, Chartreuse, ha realizzato «Bless You & Be Well» affidandosi ai propri strumenti, alla propria intuizione e aprendo i propri cuori più che mai.
Una resa dei conti emotivamente carica in chiave indie rock su amore, mortalità e tempo, "Apartment" dei Coral Moons arriva sia come sussurro intimo sia come tempesta esplosiva. Parlando con Atwood Magazine, la frontwoman Carly Kraft si immerge nella cruda umanità al centro dell'ultima canzone della sua band — i suoi testi struggenti, le ansie e le rivelazioni — svelando la fragile e fugace bellezza stessa della vita.
Questa canzone parla di quel momento in cui decidi che non ti importa chi ti sta guardando: ballerai soltanto con tutto il cuore.
runo plum risplende di un calore che commuove l'anima in "Lemon Garland", una visione sognante, malinconica e meravigliosa permeata di desiderio, intimità e della fragile bellezza dell'essere insieme. Parlando con Atwood Magazine, la cantautrice di Minneapolis riflette sull'isolamento, sul desiderio e sui delicati legami dell'amicizia, offrendo uno sguardo sull'arte in evoluzione che l'ha resa una delle nuove voci più coinvolgenti dell'indie folk.
Unire la sentimentalità alla pura forza.
Il gruppo con sede a New York Kareem Rahma & Tiny Gun ha portato a Outside Lands ’25 una salutare dose di caos calcolato e di rock sporco, per poi sedersi con Atwood Magazine per discutere della scrittura per i grandi palchi, dello spirito ribelle del rock e della loro decisione di non sottrarsi alla politica.
Pop interamente baciato dal sole, formulato in modo esuberante.