Ascolta il singolo ipnotico, "Derhan N’Oulhine".
15 · 10 · 2025
Imarhan, la band tuareg del desert blues proveniente dall'Algeria, annunciano oggi il loro quarto album, "Essam", in uscita il 16 gennaio per City Slang.
Dalla loro formazione nel 2006, Imarhan — il chitarrista e cantante Iyad Moussa Ben Abderahmane (Sadam), il bassista Tahar Khaldi, i chitarristi Hicham Bouhasse e Abdelkader Ourzig e il percussionista Haiballah Akhamouk — hanno rimodellato la percezione della musica tuareg. Basandosi sulle fondamenta dell'assouf (il sound desert blues reso noto a livello mondiale da Tinariwen e Mdou Moctar), il gruppo fonde antiche poesie e ritmi con funk, psichedelia e groove panafricano per creare qualcosa al tempo stesso senza tempo e moderno.
Con "Essam" — che significa "fulmine" nella lingua tuareg Tamasheq — la band compie il salto più audace fino a oggi. Registrato al loro AboogiStudio nel cuore di Tamanrasset, nel sud dell'Algeria, e prodotto dal loro storico collaboratore Maxime Kosinetz con una produzione aggiuntiva di Emile Papandreou del duo francese UTO, l'album introduce texture elettroniche, una produzione ampia e una nuova intimità.
"Essam" porta il battito del suo ambiente: gli applausi degli amici, voci che echeggiano e un senso di spazio condiviso, che culmina in una dichiarazione di identità ed evoluzione di ampio respiro. "Abbiamo provato qualcosa che non avevamo mai fatto prima; abbiamo corso dei rischi," dice Sadam. "La musica ci dà la libertà di provare cose nuove."
Il singolo principale, "Derhan N’Oulhine", mette in mostra questo sperimentalismo senza paura, fondendo le radici desert-rock con sottili texture elettroniche e motivi folk, sorretto da una chitarra dalle inflessioni blues che talvolta esplode in riff risonanti.
Il video che lo accompagna, diretto da Elsa Pennachio su Bolex 8mm, rispecchia la creazione dell'album: tecniche tradizionali e lavorazione analogica producono un'estetica ibrida.
Imarhan annunciano inoltre oggi un tour nel Regno Unito e in Europa, con una lunga serie di concerti nel Regno Unito a marzo 2026, incluso uno spettacolo a Londra al 229 il 21 marzo.
Ascolta ora.
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Foto: Marie Planeille
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