Il potente batterista ha lasciato un'impressione indelebile...
16 · 11 · 2025
I Led Zeppelin erano il prodotto di quattro persone, quattro forze primordiali. Per quanto Jimmy Page possa aver contribuito a definire la chitarra rock, non avrebbe potuto farlo senza gli arrangiamenti seducenti di John Paul Jones; Robert Plant può essere emerso come il frontman definitivo degli anni '70, ma è stato spinto a quelle altezze dalla batteria incendaria di John Bonham. Nel catalogo sorprendente della band, una canzone in particolare ricordava sempre al cantante il potente batterista.
John Bonham è purtroppo scomparso nel 1980, ponendo fine a una carriera dal vivo segnata dall'eccesso. I Led Zeppelin si sciolsero di conseguenza – fatta eccezione per qualche spettacolo di beneficenza unico, non hanno più fatto tournée da allora.
Robert Plant guarda continuamente al futuro, ma una traccia del periodo dei Led Zeppelin lo riporta sempre alla mitologia e alla maestria musicale di John Bonham.
‘Achilles Last Stand’ è stata registrata per l'album della band ‘Presence’ ed è uno dei loro statement in studio più ambiziosi – un'epica di dieci minuti e mezzo, un banchetto multistrato di idee, tenuto insieme dall'impatto fenomenale di John Bonham.
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Parlando con Vulture, Robert Plant l'ha indicata come la canzone che lo riporta sempre a Bonham. Il cantante ha rivelato: “Ironia della sorte, torniamo a ‘Achilles Last Stand’, che è probabilmente quello che direi per primo. Potrei dire ‘When the Levee Breaks’. È stata una registrazione assolutamente straordinaria. John suona un groove così sexy, ridicolmente rilassato e trattenuto — ci ha procurato molta credibilità quando a volte eravamo noi i ragazzi in prima linea della band e ci comportavamo in modo un po' civettuolo. Ma continuo a pensare a lui che suona in ‘Achilles Last Stand’.”
Ha aggiunto: “Bastava ascoltare quello che quei tre ragazzi stavano facendo in studio. Ascolta Jonesy con il basso Alembic a otto corde. E il solo di Jimmy? È davvero, davvero qualcosa di straordinario.”
In un commento forse ironico, Robert Plant ha indicato le parti vocali come il punto debole della canzone; “Non c'era quasi modo di inserire una parte vocale e farne una performance insieme all'incredibile strumentazione. Non c'era davvero molto da fare per me, se non quello che poi ho fatto.”
Riascolta la canzone qui sotto.
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