Una piccola e pittoresca città chiamata Braga - di cui forse non avete mai sentito parlare - è stata insignita quest'anno del titolo di Capitale portoghese della cultura. Situata a nord, a circa mezz'ora da Porto, è una delle città più antiche del Portogallo e una delle più antiche città cattoliche del mondo, come dimostra l'enorme numero di splendide chiese che costeggiano le strade della città. Non solo, ma Braga è anche sede di una fiorente comunità creativa di artisti interdisciplinari, che spazia dal cinema all'arte visiva alla musica. Dove meglio, quindi, potrebbe svolgersi SQUARE, un nuovissimo festival e conferenza che mira a "connettere e celebrare i talenti che vivono e lavorano ai margini". In concomitanza con la campagna Braga25, SQUARE ha cercato i migliori artisti underground che i confini dell'Atlantico possono offrire. Con una varietà di artisti provenienti dall'Africa, dalle Americhe e dall'Europa, il festival si è svolto nell'arco di cinque giorni in quattro diverse città del nord del Portogallo - Barcelos, Famalicão, Guimarães e la già citata Braga - offrendo ai frequentatori del festival l'opportunità di esplorare alcune delle aree trascurate del Portogallo, oltre a far conoscere un'eclettica gamma di musica underground di tutti i generi. Se a ciò si aggiunge una rumorosa mostra d'arte di Kim Gordon dei Sonic Youth e una conferenza di esperti del settore che discute di tutto, da come la geografia modella la musica ai diritti degli artisti come lavoratori, il festival promette di essere un'esperienza che fa riflettere e apre gli occhi ai suoi visitatori.
Ogni spettacolo ha offerto qualcosa di inaspettato, spesso strano e per lo più brillante. Gli Skanderani, una band ska-punk di ispirazione jazz di Estrada, hanno dato il via al festival con un'energia sonora dinamica che sembrava troppo grande per il teatro seduto (CIAJG) in cui si trovavano. Forse il loro vigore sarebbe stato più efficace se avessero suonato in uno spazio come le arcate del Teatro Jordão, dove abbiamo visto i queer punk di Glasgow COMFORT. Tra lampi di luci rosse e blu, la frontwoman Natalie McGhee ha disegnato una silhouette sorprendente sullo sfondo dell'antico arco. In pieno stile scozzese, il duo di fratelli aveva un'allegria zigzagante e un sacco di spirito mentre urlavano al microfono su ritmi elettropunk e batterie pesanti. L'ambiente aperto ha incoraggiato anche i passanti a partecipare al divertimento. In momenti come questi, la missione degli SQUARE di abbattere le frontiere sembrava essere molto riuscita.
E ci sono riusciti anche con gli Housepainters di Amsterdam. La band new wave di ispirazione anni '80 ha suonato nel bel mezzo di un mercato; l'odore di caldarroste, i piccoli ninnoli scintillanti e i mucchi e mucchi di giacche di pelle appese sono stati lo sfondo perfetto per lo spettacolo matinée. A metà strada tra i Talking Heads e i Warmduscher, i loro synth vibranti e la loro sezione ritmica hanno attirato una folla di abitanti del mercato un po' confusi, che si sono rapidamente lasciati avvolgere dal suono e dalla presenza scenica senza sforzo della band. Anche se ci sono state un paio di mancanze, la maggior parte dei locali ha lavorato per amplificare l'unicità dell'artista che ospitava. Gli eterei Caamaño & Ameixeiras hanno trasformato il Museu Da Olaria - una splendida galleria di ceramiche - in un paesaggio onirico ultraterreno. Le voci delicatamente evocative della coppia, accompagnate dalla fisarmonica e dal violino, hanno ipnotizzato la folla fino al silenzio. Le surreali sculture in ceramica che hanno avvolto la sala hanno contribuito a creare l'esperienza celestiale che la loro performance ha ispirato.
Allo stesso modo, la band hardcore portoghese HETTA ha prosperato nella sua insolita location. Un seminterrato sudato e pieno di ex-goths sotto un emporio CBD che puzzava di erba: ecco dove dovrebbero essere gli spettacoli hardcore. Molti degli altri artisti hanno mescolato elementi di classica, folk ed elettronica nel loro sound, ma gli HETTA, con le loro canzoni da novanta secondi di punk turbolento, sono stati una sorpresa entusiasmante.
Anche l'ampiezza dei generi che SQUARE offre è ammirevole: nessun artista suonava lontanamente simile. L'assurdo miscuglio di musica elettronica inventiva, influenze tradizionali latinoamericane e performance art che è stato lo spettacolo di Julián Mayorga non potrebbe essere più lontano del folk sperimentale di Arianna Casellas y Kauê. Il DJ set futuristico di Mayorga è stato totalmente immersivo e trascendentale; adornato con un mantello di seta (e con un set di braccia di riserva che penzolavano dal suo), il suo set è stato sia sonicamente impressionante che deliziosamente giocoso.
All'altro estremo dello spettro si sono seduti Arianna Casellas y Kauê, che hanno invogliato il pubblico a unirsi a loro in una rivisitazione folcloristica del passato. Hanno iniziato con un semplice tambureggiamento tradizionale che si è trasformato in qualcosa di più sperimentale, mescolando questi ritmi con la parola parlata per creare il loro mondo di narrazione mitica. Il loro set è stato commovente: ha evocato ricordi di giochi infantili e di nostalgia, ma anche un senso di primarietà, che ci ha ricordato la gioia di ballare, fare musica e raccontare in comune.
Con l'avvicinarsi della sera, i frequentatori del festival sono tornati a Braga per vedere gli artisti della serata in un cinema abbandonato. Retro Cassetta - un DJ che espande la musica nordafricana alle sue forme più lontane - ha portato cassette di diversi generi per arricchire il suo set, tra cui rap, rock, chaâbi e gnaoua. Gli Unsafe Space Garden sono una band psych rock molto vivace, il cui approccio anticonformista alla musica rock ricorda quello di Frank Zappa - in parti uguali divertenti e cariche di terrore esistenziale. Gli Zancudo Berraco erano un'accattivante miscela di rock e danza. Mescolando generi estremi, come il noise rock e l'iperpop pulito, Berraco ha spinto i confini sonori verso nuove e brillanti vette, a volte inascoltabili. SQUARE è riuscito a riunire una line-up che mette in mostra la migliore musica underground di entrambe le sponde dell'Atlantico. Il festival è stato una bizzarra delizia. Ogni artista ha offerto qualcosa di diverso da qualsiasi altro prima, con approcci inventivi alla musica, alla storia, alla cultura, al paesaggio e all'arte. Nel loro esame dei margini, sono stati in grado di dissolvere qualsiasi cosa che confinava gli artisti alle aspettative di genere o alle aspettative culturali, celebrando invece il meglio che lo sperimentalismo e l'espansione hanno da offrire": Tilly Foulkes
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