Rinato dai cuori spezzati, dalle battaglie legali e dai tumulti personali, l'"onion" della vita dura è un trionfo conquistato duramente che vede Murray Matravers al suo momento più esposto, introspettivo e libero creativamente.
Streaming: «onion» – vita dura
Guardando indietro, forse il fatto che la amata band britannica easy life sia stata citata in giudizio da una multinazionale assetata di sangue, sia stata costretta a cambiare nome dopo sei anni di carriera e abbia infine ripreso il nome di "hard life", potrebbe dirti qualcosa sulla musica risultante.
E in effetti, sì: "onion", il primo album di Murray Matravers e compagni sotto il nuovo pseudonimo, è incredibilmente intimo e brillantemente introspettivo – nato in quei momenti di quiete, sincerità e vulnerabilità di riflessione e resa dei conti, in cui ci fermiamo e facciamo il punto su chi siamo, dove siamo e come siamo arrivati fin qui.
onion – vita dura
È un pensiero che sono sicuro Matravers si è posto molte volte negli ultimi anni, e forse – se prendiamo la metafora dell'"onion" un po’ troppo letteralmente, ma anche fino alle sue logiche conseguenze – questo spiega tutti gli strati, lo svelamento lirico di sé stesso, le emozioni brutalmente autentiche e reali che esprime senza scuse in questi quattordici brani incredibilmente intimi e rivelatori. (Il disco prende il nome effettivamente dallo studio Onion a Shirokane, Tokyo, dove molta della musica è stata scritta.)
"È l'album che ho sempre voluto fare," ha condiviso Matravers con Atwood Magazine all’inizio di quest’anno. "È crudo e onesto in un modo in cui non sono mai stato prima. Penso anche che la produzione e i suoni dell'album stiano spingendo i confini per me – è eccitante! Sono ossessionato dal disco – tutti i miei amici sono stufi di sentirlo."
"Lo ho fatto per me," ha continuato. "La musica è più coraggiosa che mai, e sento di aver creato qualcosa di unico; non sono stato in questo spazio da molto tempo, quindi è bello tornare in un luogo dove creo puramente con l’intento di liberarMi di qualcosa – è liberatorio."
Murray Matravers di hard life
"È dura, non posso mentire, è stato un vortice," confessa nel brano di apertura "tears". Malizioso, arguto, sentito, con un'occhiata complice e un cenno caloroso – classico e fresco allo stesso tempo. E onesto: il percorso di hard life è stato tanto turbolento e complicato come ci si può immaginare, con una rottura traumatica con un partner di lunga data che ha fornito molta dell’ispirazione lirica di Matravers. "Ho speso una fortuna in psichiatria, se proprio devi uccidermi fatelo in silenzio," canta in "OGRE".
"Il corpo conserva le tracce, non chiedere supporto, e anche se osi, è inaccessibile," riflette in "tele9raph hill," proseguendo nel rimpianto, "Chi avrebbe mai pensato che l'amore avrebbe reso la vita difficile" – con quella consapevolezza brutale di sempre.
Sono passato da fare pipì nei pantaloni del pigiama
Troppo timido e repressivo, i miei problemi
E allora non ti dicevo niente
E questa qualche valigia che
Ho portato fin da bambino
Facevo cose strane da bambino
Adolescente, sì, sono diventato un piccolo stronzo
Rispondevo e sempre sarcastico
Avevo così tanta rabbia che mi faceva stare male fisicamente
Oh, ma sorridiamo despite everything
perché è quello che ci insegnano
Il corpo conserva le tracce
non chiedere supporto
e anche se osi, è inaccessibile
Per quanto ne sanno,
questa persona è molto capace
Perché l’ho fatta accadere con un piano
Ma ci sono tanti piccoli pezzi in un uomo
E tutte queste altre voci
che in passato ho fatto silenzio
Ora le chiedo di alzarsi
on stage e sollevare la mano
È ora che abbiano voce e prendano il microfono
Perché non è facile essere quello che piacciono alla gente
È ancora più difficile essere quello che la gente ama
Chi avrebbe mai pensato che l’amore avrebbe reso la vita difficile,
è una vita dura…
hard life (prima noto come easy life) discute del loro nuovo approccio senza scuse e dei tanti strati del terzo album in arrivo, ‘onion’: INTERVISTA ::
Matravers sa bene quanto le sue parole siano dure, e lo dice anche alla fine cinematografica, nei “credit finali”: “Se pensi di aver ascoltato le mie migliori opere, te ne rendi conto subito, e ogni parola fa male,” canta in stile rap, “...Dove sono i miei meriti? Mi sentivo meglio di quanto fossi al mio peggio, ma negli ultimi 18 mesi ogni riga è diventata confusa…” Il ritornello della canzone è altrettanto toccante, e potrebbe essere difficile da ascoltare per i fan di lunga data (sempre assetati di altro, lo siamo), ma riflette anche la maturità conquistata con durezza da hard life:
Se questa è la mia scena finale,
penso vada bene così
Sono venuto, ho visto,
ho conquistato, ho smesso
Se questa è la mia scena finale,
penso vada bene così
Se sono riuscito a rendere felice qualcuno,
quello è il aspetto sacro
“Noi, come band, abbiamo passato tanto negli ultimi anni – molti dei quali non posso condividere nel dettaglio per motivi legali,” ha detto Matravers in quell’intervista. “Detto ciò, penso che come individui siamo usciti con una nuova prospettiva e una rinnovata gratitudine per il progetto. Non diamo più nulla per scontato.”
“Benvenuti nella nuova era sonora di hard life. Se le persone trovano conforto nei testi, benissimo, o se è solo la musica di sottofondo per una festa in casa o un barbecue, altrettanto bene.”
il ‘MAYBE IN ANOTHER LIFE…’ di easy life è una festa come nessun’altra a cui tu abbia mai partecipato :: INTERVISTA ::
Il percorso easy life-hard life è stato lastricato di dolore, ma da quello è nato un disco audace e incredibilmente bello –
– e un seguito più dolce e sincero a MAYBE IN ANOTHER LIFE… Sincero, commovente e umano fino in fondo, onion fa molto in mezz’ora – è un reset crudo, un trionfo silenzioso e una purga emotiva tutto insieme. Ora che Murray Matravers e hard life sono tornati in piedi eben saldi, questa band non ha intenzione di fermarsi, pronti a correre a tutta velocità verso il futuro.
Se onion sarà un nuovo inizio o una parola finale, si presenta come un corpo di lavoro audace e imponente, che si erge fiero da solo.
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Stream: “tears” – hard life
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© courtesy dell’artista
un album di hard life
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