La guida essenziale di DIY alle migliori novità musicali.
I Neu Bulletins sono la guida di DIY alla musica nuova migliore e più fresca. Il tuo punto di riferimento per band emergenti da tenere d’occhio e stelle in ascesa roventi: questo riepilogo presenta alcune parole scelte dai nostri stimati collaboratori su poche delle tracce che abbiamo ascoltato a tutto volume nell’ultima settimana circa. Abbiamo anche una playlist pratica dove puoi trovare l’elenco completo delle tracce Neu che amiamo, così puoi ascoltare tutti i nostri suggerimenti in un unico posto! Tuffati…
Opus Kink - I'm A Pretty Showboy
Gli Opus Kink sono tornati, avendo appena lanciato 'I’m A Pretty Showboy' – una deflagrazione sfrontata e surrealista di caos punk-jazz alimentato da ottoni. Presentata in anteprima da Steve Lamacq su BBC 6 Music, la traccia è una rivolta flamboyante e compatta: uguali parti teatro, minaccia e groove. Angus Rogers sputa poesia intrisa di disprezzo e assurdità, sostenuto da ritmi tonanti e ottoni sconclusionati. È caotica, carismatica e inequivocabilmente Opus Kink, mentre la loro visione di cabaret-punk selvaggio diventa sempre più inebriante. (Gemma Cockrell)
Chiedu Oraka - Last Laugh
Dimentica la dichiarazione d’intenti: 'Last Laugh' è una dichiarazione di trionfo di Chiedu Oraka di Hull, uscita poco prima del suo nuovo EP dal titolo azzeccato 'Undeniable'. Prodotta dal duo di peso Dot Inc (Knucks, Ghetts, Giggs), la traccia brulica di determinazione, accoppiando flow taglienti con la poesia sociale distintiva di Oraka. È una fulminante risposta ai dubbiosi, alimentata dall’esperienza vissuta e consegnata con grinta del Nord. Fresco di apertura per i Coldplay e vincitore del premio ‘Best Newcomer’ ai Northern Music Awards, 'Last Laugh' consolida Oraka come una delle voci più urgenti ed essenziali del rap britannico. (Gemma Cockrell)
The New Eves - Red Brick
A caldo dal loro LP d’esordio molto acclamato, The New Eves tornano con una coppia di singoli che riprende esattamente da dove il quartetto di Brighton aveva lasciato su ‘The New Eve Is Rising’. Registrata appena una settimana dopo l’uscita dell’album, ‘Red Brick’ è un’altra traccia ipnotica con una sezione ritmica vorticosa che ti guida verso un finale frenetico, il tutto completato dalle urla caratteristiche della band. Ascoltando, sembra che The New Eves stiano conducendo una seduta spiritica per evocare gli spiriti dei The Velvet Underground e The Raincoats, e tu sei seduto accanto a Patti Smith, tenendole la mano – nel complesso, un’esperienza trascendente. (Attila Peter)
Westside Cowboy - Don't Throw Rocks
I Westside Cowboy segnano la loro firma con l’imprint Adventure Recordings di Island Records con 'Don’t Throw Rocks' - il primo singolo evocativo dal prossimo secondo EP 'So Much Country ’Till We Get There'. Co-prodotta da Loren Humphrey (Arctic Monkeys, Lana Del Rey), la traccia è un lento ma travolgente colpo, intrisa di malinconia dell’ora dorata e guidata da armonie vocali stratificate di Jimmy Murphy e Aoife Anson O’Connell. Vaga ma precisa, cattura il sound distintivo “Britainicana” della band con nuova chiarezza, mentre continuano il loro percorso per diventare una delle realtà più vitali del Regno Unito. (Gemma Cockrell)
CATTY - Make You Love Me
L’uso di archi romantici per introdurre ‘Make You Love Me’ è un approccio tipicamente CATTY: un lampo di qualcosa di insolito per scombinare le preconoscenze. Ciò che segue sembra l’inizio di una vivace traccia pop moderna, sostenuta da una linea di basso vibrante – ma non appena questa cantautrice gallese indipendente supera il primo verso, la canzone esplode in un ritornello intenso e ruggente, ricco di chitarre feroci. La voce di CATTY raggiunge qui altezze inspiegabili con zelo operistico, prima che lei conceda alcuni momenti di calma… e un finale enorme. È drammatico, estremamente impressionante e praticamente indimenticabile. (Phil Taylor)
The Orchestra (For Now) - Deplore You/Farmers Market
Il sette elementi emergente The Orchestra (For Now) continua a perfezionare il proprio suono autodefinito “London prog” su ‘Deplore You / Farmers Market’, il secondo singolo estratto dal loro prossimo EP, ‘Plan 76’. Descritta dalla band come “un esperimento di contenimento”, la traccia vede il gruppo spogliarsi, abbandonando la loro strumentazione tipicamente densamente stratificata per un pianoforte delicato e splendidi archi – fino a quando non riescono più a trattenersi. In quel momento, scatenamento generale: la band si scatena e il cantante Joe Scarisbrick scaglia ruggiti gutturali che ti faranno sobbalzare. Non a caso, ‘Plan 76’ esce a Halloween. Ci aspetta una sorpresa. (Attila Peter)
Iris Caltwait - Serpentine
La cantautrice norvegese Iris Caltwait trova l’oro con il nuovo singolo ‘Serpentine’, tratto dal suo prossimo album 'Again, for the First Time'. Chitarra morbida e attenuata e voce innocente mascherano il peso dei testi, mentre immagini bibliche attraversano il brano (pensa ad angeli serpeggianti, al tradimento di Giuda e a echi di Adamo ed Eva). Affermazioni su essere inghiottiti interi e messi a tacere (“You stepped on my toes / And I stayed quiet”) si riflettono in una strumentazione contenuta, mentre lei trova la sua voce con delicatezza ma determinazione. Nelle sue parole: “Non avevo paura di arrabbiarmi. Ora ho dovuto reimparare ad arrabbiarmi e ricollegarmi all’indignazione.” (Lucy Ward)
Bug Teeth - Thin Circle
L’ultimo singolo dei Bug Teeth, 'Thin Circle', porta avanti il percorso del gruppo verso un ensemble sonoramente distintivo. Mescolando chiare armonie plagali con artefatti elettronici che ricordano The Postal Service, la traccia non minaccia mai di riposare su un unico motivo. Al contrario, spinge costantemente oltre i limiti, con texture euclidee in evoluzione e percussioni rotanti che orbitano sporadicamente nel campo stereo. Le eccentricità staccate sintetizzate, le iniezioni di 303 e gli archi suonati con l’arco suonano come un tema di avvio del computer, infettato da un malware effervescente e bellissimo. Un altro assaggio entusiasmante del loro debutto intrigante, 'Micrographia'.
Lucky Iris - play me like a speaker
Tornati con la seconda puntata del loro prossimo EP, i Lucky Iris spingono i loro confini creativi su 'play me like a speaker'. Costruito su una combinazione di synth solari e voci perfettamente processate, il pezzo di tre minuti si può descrivere semplicemente come intenso: piegandosi verso estremi selvaggi, quando la traccia arriva a metà, la sua energia esplosiva è quasi palpabile. Per chi di noi si compiace di banger da nightclub stordenti e sporchi. (Minty Slater-Mearns)
Tag: Neu, Neu Bulletin, Bug Teeth, CATTY, Chiedu Oraka, Iris Caltwait, Ascolta, Lucky Iris, Opus Kink, The New Eves, The Orchestra (For Now), Guarda, Westside Cowboy
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