Se suggerire che i Manic Street Preachers abbiano sofferto della forza della loro stessa caricatura - giovani arrabbiati con un messaggio; una capacità ancora ineguagliata di combinare politica e pop per ottenere un successo da classifica - è un'esagerazione, allora almeno il modo in cui inizia il quindicesimo album "Critical Thinking" contribuisce a sviare il grosso dell'ultimo del trio. Nell'apertura e nella title track, Nicky Wire si muove a cavallo tra sarcasmo e minaccia per elencare una serie di luoghi comuni in cima a un'impalcatura alla Franz Ferdinand, incanalando uno sleaze indie alla Black Mirror. Ma per quanto sia dolorosamente tempestiva la domanda di Wire su dove sia andata a finire l'abilità del titolo, l'atmosfera di "Critical Thinking" non viene eguagliata fino a quando non entra in scena l'accattivante e stravagante "One Man Militia", il cui ritornello offre un momento di pugno negli occhi insieme a frammenti di autoconsapevolezza ("Even our dreams are intellectual", inizia il ritornello). in mezzo a queste, tuttavia, ci sono una serie di canzoni che si collocano a cavallo della linea di confort. in particolare, "My Brave Friend" e "People Ruin Paintings" fanno uso di schemi di accordi familiari, mentre "Hiding In Plain Sight" richiama alla mente il malinconico storytelling del Britpop degli anni '90 nel suo arrangiamento e "Decline & Fall" evoca i Pulp della metà dell'epoca nella sua struttura. In altre parole, niente di tutto ciò è negativo - anzi, si tratta di una raccolta di canzoni pop/rock classiche - ma quando viene presentato con il tipo di fanfara che è (e sì, aggravato dal lavoro passato della band), ci si sente al sicuro. È come percorrere un pittoresco tracciato ferroviario dopo che ci è stato suggerito di andare sulle montagne russe, forse.
È la seconda volta che i due collaborano su disco, dopo il brano "Beautiful People" del 2016.
Intima e solare celebrazione dei piccoli momenti della vita, "I'm With You" di Ziggy Alberts è una canzone folk-pop sognante e sorridente, piena di luce e amore, che consolida ulteriormente il cantautore australiano come voce singolare e sentita nel panorama musicale odierno.
La cantautrice svedese Julia Logan riflette sul suo caldo, meraviglioso e malinconico secondo album "Faraway Nearby", un disco che cattura la spinta e l'attrazione della distanza, sia fisica che emotiva, in un periodo di incertezza.
L'edizione di quest'anno dell'evento multisala di Ipswich si svolgerà il 13 e 14 giugno.
Una raccolta di brani cantautorali dall'atmosfera dance con una tensione sfuggente al centro.
Quando viene introdotto con il tipo di fanfara che è, si sente al sicuro.