Che c'è una combinazione inebriante di rumori su un ritaglio. record, due decenni nell'esistenza del gruppo hip hop sperimentale, non è nulla di particolarmente degno di nota, ma c'è una qualità specifica nella selezione dei suoni che il trio ha raccolto su ‘Dead Channel Sky’ che evoca un filo retrofuturista Y2K molto specifico: il suono di un modem dial-up introduce il disco, mentre ‘Change The Channel’ si combina con il tipo di percussioni industriali e toni di synth che suggeriscono colonne sonore di videogiochi degli anni ‘90. Questo-con la sua capacità di evocare l'energia eccitabile e positiva delle prime possibilità di Internet per un pubblico di massa (vale la pena menzionare qui la consegna assolutamente piacevole di “mainframe” su "Go") - ha la devastante conseguenza di lanciare un colpo di pancia infinitamente più efficace di qualsiasi dei lamenti su "doomscrolling" o "screen time" che vengono offerti in quantità di nastro trasportatore altrove.E, mentre il disco continua, i riferimenti diventano sempre meno positivi: vedi il “microchip nel tuo collo” di ‘Dodger’; i “Politici in tasca” di ‘Scams’; o il “Non lasciarlo morire / Non lasciarlo morire / Non lasciarlo morire / Oh lui morto” di ‘Mood Organ’. Anche musicalmente, i beat industriali sono in contrasto con quelli strumentali più morbidi. Prendi 'Keep Pushing‘, in cui una bella linea di pianoforte e corde in picchiata presentano un certo romanticismo, o l'Esopo Rock-featuring’ Welcome Home Warrior', con cambi di accordi pop in cima a una linea di basso Arctic Monkeys-esque. Se tutto questo suona estenuante, essere rassicurati ‘ 'Dead Channel Sky' è tanto gratificante quanto intenso e studioso - un personaggio forse caratterizzato dalle sue tracce contrastanti standout. "Mirrorshades pt. 2 ' è un gioiello high camp, il suo ritmo glitchy house e i testi ripetitivi (che mediano sull'ubiquità delle specifiche riflettenti del titolo) lo rendono ugualmente credibile come un successo di holiday club o uno sketch di Saturday Night Live. Closer 'Ask What Happened', nel frattempo, è umano – e brutale-come si arriva, con un ritmo drum'n'bass che diventa sempre più claustrofobico mentre una linea di synth sognante si insinua sotto per colonna sonora di una lezione di storia cruda e appassionata (“Trickle-down Monopoly money / It's just a game, no”, ripete il suo coro; “History and future belong to the one percent though”).La narrazione cinematografica non è una novità per il clipping. - e, con un vocalist che è a metà strada per un EGOT, che’ Dead Channel Sky ' è simile a un thriller sulle montagne russe del grande schermo è del tutto atteso-ma tuttavia, è davvero un capolavoro epico.
Il divertimento potrebbe essere finito, ma la festa è appena iniziata.
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Un capolavoro epico.