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Izzy Outerspace accende una tempesta ardente e carica di emozione in «Closer», il drammatico singolo di lancio del suo prossimo album ‘A Romance Truly Tried’, mescolando confessione cruda con un’eruzione alt-rock cinematografica che arriva dritta all’osso.
Ascolta in streaming: «Closer» – Izzy Outerspace


rami morbidi che tremolano sopra; terra, corteccia, vento e respiro che collassano tutti nello stesso spazio stretto e affamato. Una voce radiante, carica di emozione, squarcia il sottobosco, cavalcando ondate di overdrive sudato e batterie che ribollono e martellano con una forza che sembra vulcanica.
«Closer» di Izzy Outerspace colpisce come un nervo scoperto – un’intima resa dei conti interiore messa su una colonna sonora alternativa cinematografica, appassionata e turbolenta. Le chitarre ruggiscono; le melodie bruciano calde e luminose; le batterie picchiano pesanti, il ritmo afoso e incessante. La voce di Isabelle Baumgartner è incredibilmente viva al microfono, un recipiente di emozione cruda che si sbroglia della propria umanità in tempo reale. È dolorosa; è emotiva; è senza scuse, dinamica e drammatica – oh, quanto è drammatica. «Closer» non è un sussurro di desiderio; è una confessione totale.
Closer – Izzy Outerspace
dimmi
voglio sapere
o riposare nell’ignoto
silenziosi richiami d’aiuto
non sei mai davvero lì
mai soddisfatto
mai soddisfatto
Atwood Magazine è orgogliosa di presentare in anteprima «Closer», il singolo principale e il video musicale estratti dal prossimo disco alternativo di Izzy Outerspace A Romance Truly Tried, in uscita nel 2026. Mixato e masterizzato da Josiah Mazzaschi presso Cave Studio LA e registrato da Christian Paul Philippi, «Closer» segna un nuovo, feroce capitolo per l’artista nata in Svizzera e basata a Los Angeles. Dopo il suo EP Lip Service del 2024 e l’EP Dreamstate del 2025 (prodotto dall’ex membro degli Smashing Pumpkins Jeff Schroeder), questa canzone arriva come il primo assaggio di un disco che spinge più forte, colpisce più a fondo e abbraccia i margini più disordinati dell’amore, del desiderio e del calore emotivo.
«Amo come la scrittura mi aiuti a connettermi con una parte inconscia di me stessa. E come una canzone possa avere significati diversi per ogni ascoltatore. La musica è così potente in questo senso», racconta Baumgartner ad Atwood Magazine. Quel senso di mistero e molteplicità percorre tutto «Closer». Sembra una conversazione con qualcuno che non riesci del tutto a raggiungere – e con la parte di te che ancora, testardamente, lo desidera comunque. «Dimmi / Voglio sapere / o riposare nell’ignoto» oscilla tra confronto e resa, bramando chiarezza pur riconoscendo la sicurezza dell’ambiguità.
mantieni
le tue pupille piccole
sei una
mosca umana
sul muro
penso ancora
a lanciare
quel guinzaglio
volevo solo
tenerti più vicino
Izzy Outerspace «Closer» © 2025

Man mano che la canzone si approfondisce, la sua tensione si stringe ulteriormente. I testi di Baumgartner oscillano tra inquietante e intimo – «mantieni le tue pupille piccole / sei una mosca umana sul muro» – dipingendo il suo soggetto come una presenza sfuggente e scattante, sempre vicina ma mai pienamente presente. La ripetuta confessione, «volevo solo tenerti più vicino, più vicino», trasforma il ritornello in un mantra di desiderio, rassegnazione e bisogno emotivo crudo. La sua voce cavalca la distorsione con un calore che sembra quasi pericoloso, incrinandosi ai bordi giusto il necessario per lasciare che il dolore filtri. È turbolenta e carica di emozione, una febbre alt-rock che non si placa mai del tutto.
Il video che accompagna la canzone, girato e montato da Molly Koch, mantiene tutto radicato e immediato. Girato all’aperto tra alberi e fitta vegetazione, non sovraspiega né impone un concetto: offre invece uno sguardo non filtrato e ravvicinato su Izzy Outerspace e i suoi compagni di band – Tommy Oerding alla batteria e Clifton Weaver al basso – incastrati nella tempesta della canzone. La natura diventa una cornice morbida per il caos, uno sfondo vivente mentre si scatenano, sudano e bruciano attraverso la resa dei conti interiore di Baumgartner.
se sei ancora qui
se sei ancora qui
ti offro
ti offro
il mondo
Quella performance è il nucleo emotivo di «Closer». Baumgartner canta come se stesse cercando di artigliare la verità – o di allontanarsene – con ogni respiro sforzato e ogni crescendo infuocato. La produzione sposa quella volatilità, lasciando che le chitarre ringhino, il basso macini e le batterie perforino il mix senza levigare i bordi più ruvidi della canzone. È drammatico nel miglior modo possibile: grandi sentimenti, grandi suoni e un senso di immediatezza che rende il tutto vivo nelle tue mani.
Izzy Outerspace «Closer» © 2025

Izzy Outerspace «Closer» © 2025
Nata e cresciuta in Svizzera e ora residente a Los Angeles, Baumgartner è cresciuta immersa nel Britpop, nel punk tedesco e nel forte richiamo emotivo dell’avere imparato la chitarra tardi nella vita. «L’ho sempre visto come un processo meditativo», dice. «Mi piace e voglio creare musica in cui senti di entrare in un regno diverso e puoi in qualche modo scomparire.» Negli ultimi anni – dal suo debutto del 2020 Amazon a Caught del 2022, Lip Service del 2024 e Dreamstate del 2025 – si è ritagliata un’identità sonora costruita su introspezione, atmosfera, distorsione e liberazione emotiva.
non voglio fingere
voglio solo essere
la tua amica
non voglio fingere
volevo solo tenerti più vicino
A Romance Truly Tried sembra la culminazione di quell’evoluzione, un corpo di lavoro che apre le sue costole anziché nascondersi dietro la foschia. «Closer», in uscita il 21 novembre, è il suo primo, bruciante capitolo: un’eruzione drammatica, appassionata e carica di emozione che perdura a lungo dopo che l’accordo finale si dissolve. Lascia che questa canzone ti attragga nella sua orbita, ti tenga nel suo calore e veda cosa emerge in superficie quando ti avvicini un po’ di più. Ascolta questo singolo e guarda il video musicale in esclusiva su Atwood Magazine, e lascia che ti sieda addosso l’intensità di tutto ciò che Izzy Outerspace mette a nudo in questa resa dei conti carica e vorticosa.
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Ascolta in streaming: «Closer» – Izzy Outerspace

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Izzy Outerspace accende una tempesta ardente e carica di emozione in «Closer», il drammatico singolo di lancio del suo prossimo album ‘A Romance Truly Tried’, mescolando confessione cruda con un’eruzione alt-rock cinematografica che arriva dritta all’osso. Ascolta in streaming: «Closer» – Izzy Outerspace rami morbidi che tremolano sopra; terra, corteccia, vento e respiro che collassano tutti nello stesso spazio stretto e affamato. Una voce radiante, carica di emozione, squarcia il sottobosco, cavalcando ondate di overdrive sudato e batterie che ribollono e martellano con una forza che sembra vulcanica. «Closer» di Izzy Outerspace colpisce come un nervo scoperto – un’intima resa dei conti interiore messa su una colonna sonora alternativa cinematografica, appassionata e turbolenta. Le chitarre ruggiscono; le melodie bruciano calde e luminose; le batterie picchiano pesanti, il ritmo afoso e incessante. La voce di Isabelle Baumgartner è incredibilmente viva al microfono, un recipiente di emozione cruda che si sbroglia della propria umanità in tempo reale. È dolorosa; è emotiva; è senza scuse, dinamica e drammatica – oh, quanto è drammatica. «Closer» non è un sussurro di desiderio; è una confessione totale. Closer – Izzy Outerspace dimmi voglio sapere o riposare nell’ignoto silenziosi richiami d’aiuto non sei mai davvero lì mai soddisfatto mai soddisfatto Atwood Magazine è orgogliosa di presentare in anteprima «Closer», il singolo principale e il video musicale estratti dal prossimo disco alternativo di Izzy Outerspace A Romance Truly Tried, in uscita nel 2026. Mixato e masterizzato da Josiah Mazzaschi presso Cave Studio LA e registrato da Christian Paul Philippi, «Closer» segna un nuovo, feroce capitolo per l’artista nata in Svizzera e basata a Los Angeles. Dopo il suo EP Lip Service del 2024 e l’EP Dreamstate del 2025 (prodotto dall’ex membro degli Smashing Pumpkins Jeff Schroeder), questa canzone arriva come il primo assaggio di un disco che spinge più forte, colpisce più a fondo e abbraccia i margini più disordinati dell’amore, del desiderio e del calore emotivo. «Amo come la scrittura mi aiuti a connettermi con una parte inconscia di me stessa. E come una canzone possa avere significati diversi per ogni ascoltatore. La musica è così potente in questo senso», racconta Baumgartner ad Atwood Magazine. Quel senso di mistero e molteplicità percorre tutto «Closer». Sembra una conversazione con qualcuno che non riesci del tutto a raggiungere – e con la parte di te che ancora, testardamente, lo desidera comunque. «Dimmi / Voglio sapere / o riposare nell’ignoto» oscilla tra confronto e resa, bramando chiarezza pur riconoscendo la sicurezza dell’ambiguità. mantieni le tue pupille piccole sei una mosca umana sul muro penso ancora a lanciare quel guinzaglio volevo solo tenerti più vicino Izzy Outerspace «Closer» © 2025 Man mano che la canzone si approfondisce, la sua tensione si stringe ulteriormente. I testi di Baumgartner oscillano tra inquietante e intimo – «mantieni le tue pupille piccole / sei una mosca umana sul muro» – dipingendo il suo soggetto come una presenza sfuggente e scattante, sempre vicina ma mai pienamente presente. La ripetuta confessione, «volevo solo tenerti più vicino, più vicino», trasforma il ritornello in un mantra di desiderio, rassegnazione e bisogno emotivo crudo. La sua voce cavalca la distorsione con un calore che sembra quasi pericoloso, incrinandosi ai bordi giusto il necessario per lasciare che il dolore filtri. È turbolenta e carica di emozione, una febbre alt-rock che non si placa mai del tutto. Il video che accompagna la canzone, girato e montato da Molly Koch, mantiene tutto radicato e immediato. Girato all’aperto tra alberi e fitta vegetazione, non sovraspiega né impone un concetto: offre invece uno sguardo non filtrato e ravvicinato su Izzy Outerspace e i suoi compagni di band – Tommy Oerding alla batteria e Clifton Weaver al basso – incastrati nella tempesta della canzone. La natura diventa una cornice morbida per il caos, uno sfondo vivente mentre si scatenano, sudano e bruciano attraverso la resa dei conti interiore di Baumgartner. se sei ancora qui se sei ancora qui ti offro ti offro il mondo Quella performance è il nucleo emotivo di «Closer». Baumgartner canta come se stesse cercando di artigliare la verità – o di allontanarsene – con ogni respiro sforzato e ogni crescendo infuocato. La produzione sposa quella volatilità, lasciando che le chitarre ringhino, il basso macini e le batterie perforino il mix senza levigare i bordi più ruvidi della canzone. È drammatico nel miglior modo possibile: grandi sentimenti, grandi suoni e un senso di immediatezza che rende il tutto vivo nelle tue mani. Izzy Outerspace «Closer» © 2025 Izzy Outerspace «Closer» © 2025 Nata e cresciuta in Svizzera e ora residente a Los Angeles, Baumgartner è cresciuta immersa nel Britpop, nel punk tedesco e nel forte richiamo emotivo dell’avere imparato la chitarra tardi nella vita. «L’ho sempre visto come un processo meditativo», dice. «Mi piace e voglio creare musica in cui senti di entrare in un regno diverso e puoi in qualche modo scomparire.» Negli ultimi anni – dal suo debutto del 2020 Amazon a Caught del 2022, Lip Service del 2024 e Dreamstate del 2025 – si è ritagliata un’identità sonora costruita su introspezione, atmosfera, distorsione e liberazione emotiva. non voglio fingere voglio solo essere la tua amica non voglio fingere volevo solo tenerti più vicino A Romance Truly Tried sembra la culminazione di quell’evoluzione, un corpo di lavoro che apre le sue costole anziché nascondersi dietro la foschia. «Closer», in uscita il 21 novembre, è il suo primo, bruciante capitolo: un’eruzione drammatica, appassionata e carica di emozione che perdura a lungo dopo che l’accordo finale si dissolve. Lascia che questa canzone ti attragga nella sua orbita, ti tenga nel suo calore e veda cosa emerge in superficie quando ti avvicini un po’ di più. Ascolta questo singolo e guarda il video musicale in esclusiva su Atwood Magazine, e lascia che ti sieda addosso l’intensità di tutto ciò che Izzy Outerspace mette a nudo in questa resa dei conti carica e vorticosa. — — :: ascolta/acquista Closer qui :: :: connettiti con Izzy Outerspace qui :: — — Ascolta in streaming: «Closer» – Izzy Outerspace — — — — Collegati con Izzy Outerspace su Facebook, TikTok, Instagram Scopri nuova musica su Atwood Magazine © per gentile concessione dell’artista :: Ascolta Izzy Outerspace ::

      Izzy Outerspace entfacht in „Closer“, der dramatischen Lead-Single ihres kommenden Albums ‚A Romance Truly Tried‘, einen feurigen, emotional aufgeladenen Sturm, der rohe Geständnisse mit einer filmischen Alt‑Rock‑Explosion verbindet, die bis auf die Knochen trifft.

      Stream: „Closer“ – Izzy Outerspace

      weiche Äste, die über einem erzittern; Erde, Rinde, Wind und Atem stürzen alle in denselben engen, hungrigen Raum. Eine strahlende, emotional aufgeladene Stimme reißt durch das Unterholz, reitet Wellen von verschwitztem Overdrive und ratternden, donnernden Schlagzeugen mit einer Kraft, die vulkanisch wirkt.

      Izzy Outerspaces „Closer“ trifft wie ein freiliegender Nerv – eine intime, innere Abrechnung zu einem filmischen, leidenschaftlichen, turbulenten alternativen Soundtrack. Die Gitarren brüllen; die Melodien brennen heiß und hell; die Drums schlagen schwer, der Beat schwül und unerbittlich. Isabelle Baumgartners Stimme ist am Mikrofon glühend lebendig, ein Gefäß roher Emotion, das seine eigene Menschlichkeit in Echtzeit abzieht. Es schmerzt; es ist gefühlvoll; es ist unverblümt und dynamisch und dramatisch – oh, ist es dramatisch. „Closer“ ist kein Flüstern des Verlangens; es ist ein Geständnis mit ganzer Körperspannung.

      Closer – Izzy Outerspace

      sag es mir

      ich will es wissen

      oder ruhe in dem Unbekannten

      leise Hilferufe

      du bist nie wirklich da

      nie zufrieden

      nie zufrieden

      Atwood Magazine ist stolz darauf, „Closer“, die Lead‑Single und das Musikvideo von Izzy Outerspaces kommendem Alternative‑Album A Romance Truly Tried, das 2026 erscheinen soll, zu präsentieren. Gemischt und gemastert von Josiah Mazzaschi in den Cave Studio LA und aufgenommen von Christian Paul Philippi, markiert „Closer“ ein heftiges neues Kapitel für die in der Schweiz geborene und in Los Angeles lebende Künstlerin. Nach ihrer Lip Service EP von 2024 und der Dreamstate EP von 2025 (produziert von Jeff Schroeder, ehemaliges Mitglied der Smashing Pumpkins) ist dieser Song der erste Vorgeschmack auf ein Album, das härter drückt, tiefer trifft und die chaotischeren Ränder von Liebe, Sehnsucht und emotionaler Hitze umarmt.

      „Ich liebe es, wie mir das Schreiben hilft, eine unbewusste Seite von mir zu erreichen. Und wie ein Song für jeden Zuhörer unterschiedliche Bedeutungen haben kann. Musik ist auf diese Weise so mächtig“, sagt Baumgartner gegenüber Atwood Magazine. Dieses Gefühl von Geheimnis und Vieldeutigkeit zieht sich durch „Closer“. Es fühlt sich an wie ein Gespräch mit jemandem, den man nicht ganz erreichen kann – und mit dem Teil von dir selbst, der trotzdem, stur, sie haben will. „Tell me / I want to know / or rest in the unknown“ schwebt zwischen Konfrontation und Hingabe, schmachtet nach Klarheit, während es die Geborgenheit der Mehrdeutigkeit anerkennt.

      halt deine

      Pupillen klein

      du bist eine

      menschliche Fliege

      an der Wand

      ich denke immer noch

      darüber nach,

      dieses Geschirr

      zu werfen

      ich wollte dich einfach

      näher bei mir behalten

      Izzy Outerspace „Closer“ © 2025

      Während der Song sich vertieft, spannt sich die Spannung nur noch weiter an. Baumgartners Texte schwanken zwischen Unheimlichem und Intimem – „halt deine Pupillen klein / du bist eine menschliche Fliege an der Wand“ – sie zeichnet ihr Gegenüber als ein flinkes, schwer fassbares Wesen, immer in der Nähe, aber nie ganz da. Das wiederholte Geständnis „Ich wollte dich einfach näher bei mir behalten, näher“ macht den Refrain zu einem Mantra aus Sehnsucht, Resignation und rohem emotionalen Bedürfnis. Ihre Stimme reitet die Verzerrung mit einer Hitze, die fast gefährlich wirkt, am Rande aufreißt, gerade genug, damit der Schmerz durchscheint. Es ist turbulent und emotional aufgeladen, ein Alt‑Rock‑Fieber, das nie ganz nachlässt.

      Das begleitende Video, gedreht und geschnitten von Molly Koch, hält alles geerdet und unmittelbar. Im Freien zwischen Bäumen und dichtem Grün gefilmt, erklärt es nicht zu viel und drückt kein Konzept auf: Stattdessen bietet es einen ungefilterten, nahen Blick auf Izzy Outerspace und ihre Bandkollegen – Tommy Oerding am Schlagzeug und Clifton Weaver am Bass – versunken in den Sturm des Songs. Die Natur wird zu einem lockeren Rahmen für das Chaos, ein lebender Hintergrund, während sie durch Baumgartners innere Abrechnung toben, schwitzen und glühen.

      wenn du noch hier bist

      wenn du noch hier bist

      biete ich dir an

      biete ich dir an

      die Welt

      Diese Performance ist das emotionale Kernstück von „Closer“. Baumgartner singt, als würde sie versuchen, sich mit jeder angespannten Atemzug und jedem erhitzten Crescendo zur Wahrheit zu kratzen – oder davon weg. Die Produktion setzt auf diese Volatilität, lässt die Gitarren fauchen, den Bass mahlen und die Drums durch den Mix schlagen, ohne die raueren Kanten des Songs zu glätten. Es ist dramatisch auf die bestmögliche Weise: Große Gefühle, große Sounds und ein Gefühl der Unmittelbarkeit, das das Ganze lebendig in den Händen erscheinen lässt.

      Izzy Outerspace „Closer“ © 2025

      Izzy Outerspace „Closer“ © 2025

      In der Schweiz geboren und aufgewachsen und jetzt in Los Angeles lebend, wuchs Baumgartner inmitten von Britpop, deutschem Punk und dem starken emotionalen Sog auf, spät im Leben Gitarre zu lernen. „Ich habe es immer als einen meditativen Prozess betrachtet“, sagt sie. „Ich genieße es und möchte Musik schaffen, bei der man das Gefühl hat, in ein anderes Reich einzutreten und sozusagen verschwinden zu können.“ In den letzten Jahren – von ihrem Debüt Amazon 2020 über Caught 2022, Lip Service 2024 und Dreamstate 2025 – hat sie sich eine klangliche Identität erarbeitet, die auf Introspektion, Atmosphäre, Verzerrung und emotionaler Befreiung basiert.

      will nicht so tun

      will nur

      dein Freund sein

      will nicht so tun

      Ich wollte dich einfach näher bei mir behalten

      A Romance Truly Tried fühlt sich wie der Höhepunkt dieser Entwicklung an, ein Werk, das seine Rippen öffnet, statt sich hinter Dunst zu verstecken. „Closer“, am 21. November erschienen, ist sein brennendes erstes Kapitel: Eine dramatische, leidenschaftliche, emotional aufgeladene Explosion, die lange nach dem Auflösen des letzten Akkords nachklingt. Lass diesen Song dich in seine Umlaufbahn ziehen, halte dich in seiner Hitze und sieh, was an die Oberfläche steigt, wenn du ein wenig näher kommst. Stream diesen Song und sieh dir das Musikvideo exklusiv auf Atwood Magazine an, und lass dich in der Intensität dessen sitzen, was Izzy Outerspace in dieser aufgeladenen und aufwühlenden Abrechnung offenlegt.

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       © mit freundlicher Genehmigung der Künstlerin

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Izzy Outerspace accende una tempesta ardente e carica di emozione in «Closer», il drammatico singolo di lancio del suo prossimo album ‘A Romance Truly Tried’, mescolando confessione cruda con un’eruzione alt-rock cinematografica che arriva dritta all’osso.
Ascolta in streaming: «Closer» – Izzy Outerspace


rami morbidi che tremolano sopra; terra, corteccia, vento e respiro che collassano tutti nello stesso spazio stretto e affamato. Una voce radiante, carica di emozione, squarcia il sottobosco, cavalcando ondate di overdrive sudato e batterie che ribollono e martellano con una forza che sembra vulcanica.
«Closer» di Izzy Outerspace colpisce come un nervo scoperto – un’intima resa dei conti interiore messa su una colonna sonora alternativa cinematografica, appassionata e turbolenta. Le chitarre ruggiscono; le melodie bruciano calde e luminose; le batterie picchiano pesanti, il ritmo afoso e incessante. La voce di Isabelle Baumgartner è incredibilmente viva al microfono, un recipiente di emozione cruda che si sbroglia della propria umanità in tempo reale. È dolorosa; è emotiva; è senza scuse, dinamica e drammatica – oh, quanto è drammatica. «Closer» non è un sussurro di desiderio; è una confessione totale.
Closer – Izzy Outerspace
dimmi
voglio sapere
o riposare nell’ignoto
silenziosi richiami d’aiuto
non sei mai davvero lì
mai soddisfatto
mai soddisfatto
Atwood Magazine è orgogliosa di presentare in anteprima «Closer», il singolo principale e il video musicale estratti dal prossimo disco alternativo di Izzy Outerspace A Romance Truly Tried, in uscita nel 2026. Mixato e masterizzato da Josiah Mazzaschi presso Cave Studio LA e registrato da Christian Paul Philippi, «Closer» segna un nuovo, feroce capitolo per l’artista nata in Svizzera e basata a Los Angeles. Dopo il suo EP Lip Service del 2024 e l’EP Dreamstate del 2025 (prodotto dall’ex membro degli Smashing Pumpkins Jeff Schroeder), questa canzone arriva come il primo assaggio di un disco che spinge più forte, colpisce più a fondo e abbraccia i margini più disordinati dell’amore, del desiderio e del calore emotivo.
«Amo come la scrittura mi aiuti a connettermi con una parte inconscia di me stessa. E come una canzone possa avere significati diversi per ogni ascoltatore. La musica è così potente in questo senso», racconta Baumgartner ad Atwood Magazine. Quel senso di mistero e molteplicità percorre tutto «Closer». Sembra una conversazione con qualcuno che non riesci del tutto a raggiungere – e con la parte di te che ancora, testardamente, lo desidera comunque. «Dimmi / Voglio sapere / o riposare nell’ignoto» oscilla tra confronto e resa, bramando chiarezza pur riconoscendo la sicurezza dell’ambiguità.
mantieni
le tue pupille piccole
sei una
mosca umana
sul muro
penso ancora
a lanciare
quel guinzaglio
volevo solo
tenerti più vicino
Izzy Outerspace «Closer» © 2025

Man mano che la canzone si approfondisce, la sua tensione si stringe ulteriormente. I testi di Baumgartner oscillano tra inquietante e intimo – «mantieni le tue pupille piccole / sei una mosca umana sul muro» – dipingendo il suo soggetto come una presenza sfuggente e scattante, sempre vicina ma mai pienamente presente. La ripetuta confessione, «volevo solo tenerti più vicino, più vicino», trasforma il ritornello in un mantra di desiderio, rassegnazione e bisogno emotivo crudo. La sua voce cavalca la distorsione con un calore che sembra quasi pericoloso, incrinandosi ai bordi giusto il necessario per lasciare che il dolore filtri. È turbolenta e carica di emozione, una febbre alt-rock che non si placa mai del tutto.
Il video che accompagna la canzone, girato e montato da Molly Koch, mantiene tutto radicato e immediato. Girato all’aperto tra alberi e fitta vegetazione, non sovraspiega né impone un concetto: offre invece uno sguardo non filtrato e ravvicinato su Izzy Outerspace e i suoi compagni di band – Tommy Oerding alla batteria e Clifton Weaver al basso – incastrati nella tempesta della canzone. La natura diventa una cornice morbida per il caos, uno sfondo vivente mentre si scatenano, sudano e bruciano attraverso la resa dei conti interiore di Baumgartner.
se sei ancora qui
se sei ancora qui
ti offro
ti offro
il mondo
Quella performance è il nucleo emotivo di «Closer». Baumgartner canta come se stesse cercando di artigliare la verità – o di allontanarsene – con ogni respiro sforzato e ogni crescendo infuocato. La produzione sposa quella volatilità, lasciando che le chitarre ringhino, il basso macini e le batterie perforino il mix senza levigare i bordi più ruvidi della canzone. È drammatico nel miglior modo possibile: grandi sentimenti, grandi suoni e un senso di immediatezza che rende il tutto vivo nelle tue mani.
Izzy Outerspace «Closer» © 2025

Izzy Outerspace «Closer» © 2025
Nata e cresciuta in Svizzera e ora residente a Los Angeles, Baumgartner è cresciuta immersa nel Britpop, nel punk tedesco e nel forte richiamo emotivo dell’avere imparato la chitarra tardi nella vita. «L’ho sempre visto come un processo meditativo», dice. «Mi piace e voglio creare musica in cui senti di entrare in un regno diverso e puoi in qualche modo scomparire.» Negli ultimi anni – dal suo debutto del 2020 Amazon a Caught del 2022, Lip Service del 2024 e Dreamstate del 2025 – si è ritagliata un’identità sonora costruita su introspezione, atmosfera, distorsione e liberazione emotiva.
non voglio fingere
voglio solo essere
la tua amica
non voglio fingere
volevo solo tenerti più vicino
A Romance Truly Tried sembra la culminazione di quell’evoluzione, un corpo di lavoro che apre le sue costole anziché nascondersi dietro la foschia. «Closer», in uscita il 21 novembre, è il suo primo, bruciante capitolo: un’eruzione drammatica, appassionata e carica di emozione che perdura a lungo dopo che l’accordo finale si dissolve. Lascia che questa canzone ti attragga nella sua orbita, ti tenga nel suo calore e veda cosa emerge in superficie quando ti avvicini un po’ di più. Ascolta questo singolo e guarda il video musicale in esclusiva su Atwood Magazine, e lascia che ti sieda addosso l’intensità di tutto ciò che Izzy Outerspace mette a nudo in questa resa dei conti carica e vorticosa.
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«Closer» di Izzy Outerspace colpisce come un nervo scoperto – un’intima resa dei conti interiore messa su una colonna sonora alternativa cinematografica, appassionata e turbolenta. Le chitarre ruggiscono; le melodie bruciano calde e luminose; le batterie picchiano pesanti, il ritmo afoso e incessante. La voce di Isabelle Baumgartner è incredibilmente viva al microfono, un recipiente di emozione cruda che si sbroglia della propria umanità in tempo reale. È dolorosa; è emotiva; è senza scuse, dinamica e drammatica – oh, quanto è drammatica. «Closer» non è un sussurro di desiderio; è una confessione totale.
Closer – Izzy Outerspace
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«Amo come la scrittura mi aiuti a connettermi con una parte inconscia di me stessa. E come una canzone possa avere significati diversi per ogni ascoltatore. La musica è così potente in questo senso», racconta Baumgartner ad Atwood Magazine. Quel senso di mistero e molteplicità percorre tutto «Closer». Sembra una conversazione con qualcuno che non riesci del tutto a raggiungere – e con la parte di te che ancora, testardamente, lo desidera comunque. «Dimmi / Voglio sapere / o riposare nell’ignoto» oscilla tra confronto e resa, bramando chiarezza pur riconoscendo la sicurezza dell’ambiguità.
mantieni
le tue pupille piccole
sei una
mosca umana
sul muro
penso ancora
a lanciare
quel guinzaglio
volevo solo
tenerti più vicino
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Man mano che la canzone si approfondisce, la sua tensione si stringe ulteriormente. I testi di Baumgartner oscillano tra inquietante e intimo – «mantieni le tue pupille piccole / sei una mosca umana sul muro» – dipingendo il suo soggetto come una presenza sfuggente e scattante, sempre vicina ma mai pienamente presente. La ripetuta confessione, «volevo solo tenerti più vicino, più vicino», trasforma il ritornello in un mantra di desiderio, rassegnazione e bisogno emotivo crudo. La sua voce cavalca la distorsione con un calore che sembra quasi pericoloso, incrinandosi ai bordi giusto il necessario per lasciare che il dolore filtri. È turbolenta e carica di emozione, una febbre alt-rock che non si placa mai del tutto.
Il video che accompagna la canzone, girato e montato da Molly Koch, mantiene tutto radicato e immediato. Girato all’aperto tra alberi e fitta vegetazione, non sovraspiega né impone un concetto: offre invece uno sguardo non filtrato e ravvicinato su Izzy Outerspace e i suoi compagni di band – Tommy Oerding alla batteria e Clifton Weaver al basso – incastrati nella tempesta della canzone. La natura diventa una cornice morbida per il caos, uno sfondo vivente mentre si scatenano, sudano e bruciano attraverso la resa dei conti interiore di Baumgartner.
se sei ancora qui
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ti offro
ti offro
il mondo
Quella performance è il nucleo emotivo di «Closer». Baumgartner canta come se stesse cercando di artigliare la verità – o di allontanarsene – con ogni respiro sforzato e ogni crescendo infuocato. La produzione sposa quella volatilità, lasciando che le chitarre ringhino, il basso macini e le batterie perforino il mix senza levigare i bordi più ruvidi della canzone. È drammatico nel miglior modo possibile: grandi sentimenti, grandi suoni e un senso di immediatezza che rende il tutto vivo nelle tue mani.
Izzy Outerspace «Closer» © 2025

Izzy Outerspace «Closer» © 2025
Nata e cresciuta in Svizzera e ora residente a Los Angeles, Baumgartner è cresciuta immersa nel Britpop, nel punk tedesco e nel forte richiamo emotivo dell’avere imparato la chitarra tardi nella vita. «L’ho sempre visto come un processo meditativo», dice. «Mi piace e voglio creare musica in cui senti di entrare in un regno diverso e puoi in qualche modo scomparire.» Negli ultimi anni – dal suo debutto del 2020 Amazon a Caught del 2022, Lip Service del 2024 e Dreamstate del 2025 – si è ritagliata un’identità sonora costruita su introspezione, atmosfera, distorsione e liberazione emotiva.
non voglio fingere
voglio solo essere
la tua amica
non voglio fingere
volevo solo tenerti più vicino
A Romance Truly Tried sembra la culminazione di quell’evoluzione, un corpo di lavoro che apre le sue costole anziché nascondersi dietro la foschia. «Closer», in uscita il 21 novembre, è il suo primo, bruciante capitolo: un’eruzione drammatica, appassionata e carica di emozione che perdura a lungo dopo che l’accordo finale si dissolve. Lascia che questa canzone ti attragga nella sua orbita, ti tenga nel suo calore e veda cosa emerge in superficie quando ti avvicini un po’ di più. Ascolta questo singolo e guarda il video musicale in esclusiva su Atwood Magazine, e lascia che ti sieda addosso l’intensità di tutto ciò che Izzy Outerspace mette a nudo in questa resa dei conti carica e vorticosa.
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Ascolta in streaming: «Closer» – Izzy Outerspace

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 © per gentile concessione dell’artista
:: Ascolta Izzy Outerspace :: Izzy Outerspace accende una tempesta ardente e carica di emozione in «Closer», il drammatico singolo di lancio del suo prossimo album ‘A Romance Truly Tried’, mescolando confessione cruda con un’eruzione alt-rock cinematografica che arriva dritta all’osso.
Ascolta in streaming: «Closer» – Izzy Outerspace


rami morbidi che tremolano sopra; terra, corteccia, vento e respiro che collassano tutti nello stesso spazio stretto e affamato. Una voce radiante, carica di emozione, squarcia il sottobosco, cavalcando ondate di overdrive sudato e batterie che ribollono e martellano con una forza che sembra vulcanica.
«Closer» di Izzy Outerspace colpisce come un nervo scoperto – un’intima resa dei conti interiore messa su una colonna sonora alternativa cinematografica, appassionata e turbolenta. Le chitarre ruggiscono; le melodie bruciano calde e luminose; le batterie picchiano pesanti, il ritmo afoso e incessante. La voce di Isabelle Baumgartner è incredibilmente viva al microfono, un recipiente di emozione cruda che si sbroglia della propria umanità in tempo reale. È dolorosa; è emotiva; è senza scuse, dinamica e drammatica – oh, quanto è drammatica. «Closer» non è un sussurro di desiderio; è una confessione totale.
Closer – Izzy Outerspace
dimmi
voglio sapere
o riposare nell’ignoto
silenziosi richiami d’aiuto
non sei mai davvero lì
mai soddisfatto
mai soddisfatto
Atwood Magazine è orgogliosa di presentare in anteprima «Closer», il singolo principale e il video musicale estratti dal prossimo disco alternativo di Izzy Outerspace A Romance Truly Tried, in uscita nel 2026. Mixato e masterizzato da Josiah Mazzaschi presso Cave Studio LA e registrato da Christian Paul Philippi, «Closer» segna un nuovo, feroce capitolo per l’artista nata in Svizzera e basata a Los Angeles. Dopo il suo EP Lip Service del 2024 e l’EP Dreamstate del 2025 (prodotto dall’ex membro degli Smashing Pumpkins Jeff Schroeder), questa canzone arriva come il primo assaggio di un disco che spinge più forte, colpisce più a fondo e abbraccia i margini più disordinati dell’amore, del desiderio e del calore emotivo.
«Amo come la scrittura mi aiuti a connettermi con una parte inconscia di me stessa. E come una canzone possa avere significati diversi per ogni ascoltatore. La musica è così potente in questo senso», racconta Baumgartner ad Atwood Magazine. Quel senso di mistero e molteplicità percorre tutto «Closer». Sembra una conversazione con qualcuno che non riesci del tutto a raggiungere – e con la parte di te che ancora, testardamente, lo desidera comunque. «Dimmi / Voglio sapere / o riposare nell’ignoto» oscilla tra confronto e resa, bramando chiarezza pur riconoscendo la sicurezza dell’ambiguità.
mantieni
le tue pupille piccole
sei una
mosca umana
sul muro
penso ancora
a lanciare
quel guinzaglio
volevo solo
tenerti più vicino
Izzy Outerspace «Closer» © 2025

Man mano che la canzone si approfondisce, la sua tensione si stringe ulteriormente. I testi di Baumgartner oscillano tra inquietante e intimo – «mantieni le tue pupille piccole / sei una mosca umana sul muro» – dipingendo il suo soggetto come una presenza sfuggente e scattante, sempre vicina ma mai pienamente presente. La ripetuta confessione, «volevo solo tenerti più vicino, più vicino», trasforma il ritornello in un mantra di desiderio, rassegnazione e bisogno emotivo crudo. La sua voce cavalca la distorsione con un calore che sembra quasi pericoloso, incrinandosi ai bordi giusto il necessario per lasciare che il dolore filtri. È turbolenta e carica di emozione, una febbre alt-rock che non si placa mai del tutto.
Il video che accompagna la canzone, girato e montato da Molly Koch, mantiene tutto radicato e immediato. Girato all’aperto tra alberi e fitta vegetazione, non sovraspiega né impone un concetto: offre invece uno sguardo non filtrato e ravvicinato su Izzy Outerspace e i suoi compagni di band – Tommy Oerding alla batteria e Clifton Weaver al basso – incastrati nella tempesta della canzone. La natura diventa una cornice morbida per il caos, uno sfondo vivente mentre si scatenano, sudano e bruciano attraverso la resa dei conti interiore di Baumgartner.
se sei ancora qui
se sei ancora qui
ti offro
ti offro
il mondo
Quella performance è il nucleo emotivo di «Closer». Baumgartner canta come se stesse cercando di artigliare la verità – o di allontanarsene – con ogni respiro sforzato e ogni crescendo infuocato. La produzione sposa quella volatilità, lasciando che le chitarre ringhino, il basso macini e le batterie perforino il mix senza levigare i bordi più ruvidi della canzone. È drammatico nel miglior modo possibile: grandi sentimenti, grandi suoni e un senso di immediatezza che rende il tutto vivo nelle tue mani.
Izzy Outerspace «Closer» © 2025

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Nata e cresciuta in Svizzera e ora residente a Los Angeles, Baumgartner è cresciuta immersa nel Britpop, nel punk tedesco e nel forte richiamo emotivo dell’avere imparato la chitarra tardi nella vita. «L’ho sempre visto come un processo meditativo», dice. «Mi piace e voglio creare musica in cui senti di entrare in un regno diverso e puoi in qualche modo scomparire.» Negli ultimi anni – dal suo debutto del 2020 Amazon a Caught del 2022, Lip Service del 2024 e Dreamstate del 2025 – si è ritagliata un’identità sonora costruita su introspezione, atmosfera, distorsione e liberazione emotiva.
non voglio fingere
voglio solo essere
la tua amica
non voglio fingere
volevo solo tenerti più vicino
A Romance Truly Tried sembra la culminazione di quell’evoluzione, un corpo di lavoro che apre le sue costole anziché nascondersi dietro la foschia. «Closer», in uscita il 21 novembre, è il suo primo, bruciante capitolo: un’eruzione drammatica, appassionata e carica di emozione che perdura a lungo dopo che l’accordo finale si dissolve. Lascia che questa canzone ti attragga nella sua orbita, ti tenga nel suo calore e veda cosa emerge in superficie quando ti avvicini un po’ di più. Ascolta questo singolo e guarda il video musicale in esclusiva su Atwood Magazine, e lascia che ti sieda addosso l’intensità di tutto ciò che Izzy Outerspace mette a nudo in questa resa dei conti carica e vorticosa.
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rami morbidi che tremolano sopra; terra, corteccia, vento e respiro che collassano tutti nello stesso spazio stretto e affamato. Una voce radiante, carica di emozione, squarcia il sottobosco, cavalcando ondate di overdrive sudato e batterie che ribollono e martellano con una forza che sembra vulcanica.
«Closer» di Izzy Outerspace colpisce come un nervo scoperto – un’intima resa dei conti interiore messa su una colonna sonora alternativa cinematografica, appassionata e turbolenta. Le chitarre ruggiscono; le melodie bruciano calde e luminose; le batterie picchiano pesanti, il ritmo afoso e incessante. La voce di Isabelle Baumgartner è incredibilmente viva al microfono, un recipiente di emozione cruda che si sbroglia della propria umanità in tempo reale. È dolorosa; è emotiva; è senza scuse, dinamica e drammatica – oh, quanto è drammatica. «Closer» non è un sussurro di desiderio; è una confessione totale.
Closer – Izzy Outerspace
dimmi
voglio sapere
o riposare nell’ignoto
silenziosi richiami d’aiuto
non sei mai davvero lì
mai soddisfatto
mai soddisfatto
Atwood Magazine è orgogliosa di presentare in anteprima «Closer», il singolo principale e il video musicale estratti dal prossimo disco alternativo di Izzy Outerspace A Romance Truly Tried, in uscita nel 2026. Mixato e masterizzato da Josiah Mazzaschi presso Cave Studio LA e registrato da Christian Paul Philippi, «Closer» segna un nuovo, feroce capitolo per l’artista nata in Svizzera e basata a Los Angeles. Dopo il suo EP Lip Service del 2024 e l’EP Dreamstate del 2025 (prodotto dall’ex membro degli Smashing Pumpkins Jeff Schroeder), questa canzone arriva come il primo assaggio di un disco che spinge più forte, colpisce più a fondo e abbraccia i margini più disordinati dell’amore, del desiderio e del calore emotivo.
«Amo come la scrittura mi aiuti a connettermi con una parte inconscia di me stessa. E come una canzone possa avere significati diversi per ogni ascoltatore. La musica è così potente in questo senso», racconta Baumgartner ad Atwood Magazine. Quel senso di mistero e molteplicità percorre tutto «Closer». Sembra una conversazione con qualcuno che non riesci del tutto a raggiungere – e con la parte di te che ancora, testardamente, lo desidera comunque. «Dimmi / Voglio sapere / o riposare nell’ignoto» oscilla tra confronto e resa, bramando chiarezza pur riconoscendo la sicurezza dell’ambiguità.
mantieni
le tue pupille piccole
sei una
mosca umana
sul muro
penso ancora
a lanciare
quel guinzaglio
volevo solo
tenerti più vicino
Izzy Outerspace «Closer» © 2025

Man mano che la canzone si approfondisce, la sua tensione si stringe ulteriormente. I testi di Baumgartner oscillano tra inquietante e intimo – «mantieni le tue pupille piccole / sei una mosca umana sul muro» – dipingendo il suo soggetto come una presenza sfuggente e scattante, sempre vicina ma mai pienamente presente. La ripetuta confessione, «volevo solo tenerti più vicino, più vicino», trasforma il ritornello in un mantra di desiderio, rassegnazione e bisogno emotivo crudo. La sua voce cavalca la distorsione con un calore che sembra quasi pericoloso, incrinandosi ai bordi giusto il necessario per lasciare che il dolore filtri. È turbolenta e carica di emozione, una febbre alt-rock che non si placa mai del tutto.
Il video che accompagna la canzone, girato e montato da Molly Koch, mantiene tutto radicato e immediato. Girato all’aperto tra alberi e fitta vegetazione, non sovraspiega né impone un concetto: offre invece uno sguardo non filtrato e ravvicinato su Izzy Outerspace e i suoi compagni di band – Tommy Oerding alla batteria e Clifton Weaver al basso – incastrati nella tempesta della canzone. La natura diventa una cornice morbida per il caos, uno sfondo vivente mentre si scatenano, sudano e bruciano attraverso la resa dei conti interiore di Baumgartner.
se sei ancora qui
se sei ancora qui
ti offro
ti offro
il mondo
Quella performance è il nucleo emotivo di «Closer». Baumgartner canta come se stesse cercando di artigliare la verità – o di allontanarsene – con ogni respiro sforzato e ogni crescendo infuocato. La produzione sposa quella volatilità, lasciando che le chitarre ringhino, il basso macini e le batterie perforino il mix senza levigare i bordi più ruvidi della canzone. È drammatico nel miglior modo possibile: grandi sentimenti, grandi suoni e un senso di immediatezza che rende il tutto vivo nelle tue mani.
Izzy Outerspace «Closer» © 2025

Izzy Outerspace «Closer» © 2025
Nata e cresciuta in Svizzera e ora residente a Los Angeles, Baumgartner è cresciuta immersa nel Britpop, nel punk tedesco e nel forte richiamo emotivo dell’avere imparato la chitarra tardi nella vita. «L’ho sempre visto come un processo meditativo», dice. «Mi piace e voglio creare musica in cui senti di entrare in un regno diverso e puoi in qualche modo scomparire.» Negli ultimi anni – dal suo debutto del 2020 Amazon a Caught del 2022, Lip Service del 2024 e Dreamstate del 2025 – si è ritagliata un’identità sonora costruita su introspezione, atmosfera, distorsione e liberazione emotiva.
non voglio fingere
voglio solo essere
la tua amica
non voglio fingere
volevo solo tenerti più vicino
A Romance Truly Tried sembra la culminazione di quell’evoluzione, un corpo di lavoro che apre le sue costole anziché nascondersi dietro la foschia. «Closer», in uscita il 21 novembre, è il suo primo, bruciante capitolo: un’eruzione drammatica, appassionata e carica di emozione che perdura a lungo dopo che l’accordo finale si dissolve. Lascia che questa canzone ti attragga nella sua orbita, ti tenga nel suo calore e veda cosa emerge in superficie quando ti avvicini un po’ di più. Ascolta questo singolo e guarda il video musicale in esclusiva su Atwood Magazine, e lascia che ti sieda addosso l’intensità di tutto ciò che Izzy Outerspace mette a nudo in questa resa dei conti carica e vorticosa.
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«Closer» di Izzy Outerspace colpisce come un nervo scoperto – un’intima resa dei conti interiore messa su una colonna sonora alternativa cinematografica, appassionata e turbolenta. Le chitarre ruggiscono; le melodie bruciano calde e luminose; le batterie picchiano pesanti, il ritmo afoso e incessante. La voce di Isabelle Baumgartner è incredibilmente viva al microfono, un recipiente di emozione cruda che si sbroglia della propria umanità in tempo reale. È dolorosa; è emotiva; è senza scuse, dinamica e drammatica – oh, quanto è drammatica. «Closer» non è un sussurro di desiderio; è una confessione totale.
Closer – Izzy Outerspace
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Atwood Magazine è orgogliosa di presentare in anteprima «Closer», il singolo principale e il video musicale estratti dal prossimo disco alternativo di Izzy Outerspace A Romance Truly Tried, in uscita nel 2026. Mixato e masterizzato da Josiah Mazzaschi presso Cave Studio LA e registrato da Christian Paul Philippi, «Closer» segna un nuovo, feroce capitolo per l’artista nata in Svizzera e basata a Los Angeles. Dopo il suo EP Lip Service del 2024 e l’EP Dreamstate del 2025 (prodotto dall’ex membro degli Smashing Pumpkins Jeff Schroeder), questa canzone arriva come il primo assaggio di un disco che spinge più forte, colpisce più a fondo e abbraccia i margini più disordinati dell’amore, del desiderio e del calore emotivo.
«Amo come la scrittura mi aiuti a connettermi con una parte inconscia di me stessa. E come una canzone possa avere significati diversi per ogni ascoltatore. La musica è così potente in questo senso», racconta Baumgartner ad Atwood Magazine. Quel senso di mistero e molteplicità percorre tutto «Closer». Sembra una conversazione con qualcuno che non riesci del tutto a raggiungere – e con la parte di te che ancora, testardamente, lo desidera comunque. «Dimmi / Voglio sapere / o riposare nell’ignoto» oscilla tra confronto e resa, bramando chiarezza pur riconoscendo la sicurezza dell’ambiguità.
mantieni
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Izzy Outerspace «Closer» © 2025

Man mano che la canzone si approfondisce, la sua tensione si stringe ulteriormente. I testi di Baumgartner oscillano tra inquietante e intimo – «mantieni le tue pupille piccole / sei una mosca umana sul muro» – dipingendo il suo soggetto come una presenza sfuggente e scattante, sempre vicina ma mai pienamente presente. La ripetuta confessione, «volevo solo tenerti più vicino, più vicino», trasforma il ritornello in un mantra di desiderio, rassegnazione e bisogno emotivo crudo. La sua voce cavalca la distorsione con un calore che sembra quasi pericoloso, incrinandosi ai bordi giusto il necessario per lasciare che il dolore filtri. È turbolenta e carica di emozione, una febbre alt-rock che non si placa mai del tutto.
Il video che accompagna la canzone, girato e montato da Molly Koch, mantiene tutto radicato e immediato. Girato all’aperto tra alberi e fitta vegetazione, non sovraspiega né impone un concetto: offre invece uno sguardo non filtrato e ravvicinato su Izzy Outerspace e i suoi compagni di band – Tommy Oerding alla batteria e Clifton Weaver al basso – incastrati nella tempesta della canzone. La natura diventa una cornice morbida per il caos, uno sfondo vivente mentre si scatenano, sudano e bruciano attraverso la resa dei conti interiore di Baumgartner.
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Izzy Outerspace «Closer» © 2025

Izzy Outerspace «Closer» © 2025
Nata e cresciuta in Svizzera e ora residente a Los Angeles, Baumgartner è cresciuta immersa nel Britpop, nel punk tedesco e nel forte richiamo emotivo dell’avere imparato la chitarra tardi nella vita. «L’ho sempre visto come un processo meditativo», dice. «Mi piace e voglio creare musica in cui senti di entrare in un regno diverso e puoi in qualche modo scomparire.» Negli ultimi anni – dal suo debutto del 2020 Amazon a Caught del 2022, Lip Service del 2024 e Dreamstate del 2025 – si è ritagliata un’identità sonora costruita su introspezione, atmosfera, distorsione e liberazione emotiva.
non voglio fingere
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non voglio fingere
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A Romance Truly Tried sembra la culminazione di quell’evoluzione, un corpo di lavoro che apre le sue costole anziché nascondersi dietro la foschia. «Closer», in uscita il 21 novembre, è il suo primo, bruciante capitolo: un’eruzione drammatica, appassionata e carica di emozione che perdura a lungo dopo che l’accordo finale si dissolve. Lascia che questa canzone ti attragga nella sua orbita, ti tenga nel suo calore e veda cosa emerge in superficie quando ti avvicini un po’ di più. Ascolta questo singolo e guarda il video musicale in esclusiva su Atwood Magazine, e lascia che ti sieda addosso l’intensità di tutto ciò che Izzy Outerspace mette a nudo in questa resa dei conti carica e vorticosa.
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La voce di Isabelle Baumgartner è incredibilmente viva al microfono, un recipiente di emozione cruda che si sbroglia della propria umanità in tempo reale. È dolorosa; è emotiva; è senza scuse, dinamica e drammatica – oh, quanto è drammatica. «Closer» non è un sussurro di desiderio; è una confessione totale. Closer – Izzy Outerspace dimmi voglio sapere o riposare nell’ignoto silenziosi richiami d’aiuto non sei mai davvero lì mai soddisfatto mai soddisfatto Atwood Magazine è orgogliosa di presentare in anteprima «Closer», il singolo principale e il video musicale estratti dal prossimo disco alternativo di Izzy Outerspace A Romance Truly Tried, in uscita nel 2026. Mixato e masterizzato da Josiah Mazzaschi presso Cave Studio LA e registrato da Christian Paul Philippi, «Closer» segna un nuovo, feroce capitolo per l’artista nata in Svizzera e basata a Los Angeles. Dopo il suo EP Lip Service del 2024 e l’EP Dreamstate del 2025 (prodotto dall’ex membro degli Smashing Pumpkins Jeff Schroeder), questa canzone arriva come il primo assaggio di un disco che spinge più forte, colpisce più a fondo e abbraccia i margini più disordinati dell’amore, del desiderio e del calore emotivo. «Amo come la scrittura mi aiuti a connettermi con una parte inconscia di me stessa. E come una canzone possa avere significati diversi per ogni ascoltatore. La musica è così potente in questo senso», racconta Baumgartner ad Atwood Magazine. Quel senso di mistero e molteplicità percorre tutto «Closer». Sembra una conversazione con qualcuno che non riesci del tutto a raggiungere – e con la parte di te che ancora, testardamente, lo desidera comunque. «Dimmi / Voglio sapere / o riposare nell’ignoto» oscilla tra confronto e resa, bramando chiarezza pur riconoscendo la sicurezza dell’ambiguità. mantieni le tue pupille piccole sei una mosca umana sul muro penso ancora a lanciare quel guinzaglio volevo solo tenerti più vicino Izzy Outerspace «Closer» © 2025 Man mano che la canzone si approfondisce, la sua tensione si stringe ulteriormente. I testi di Baumgartner oscillano tra inquietante e intimo – «mantieni le tue pupille piccole / sei una mosca umana sul muro» – dipingendo il suo soggetto come una presenza sfuggente e scattante, sempre vicina ma mai pienamente presente. La ripetuta confessione, «volevo solo tenerti più vicino, più vicino», trasforma il ritornello in un mantra di desiderio, rassegnazione e bisogno emotivo crudo. La sua voce cavalca la distorsione con un calore che sembra quasi pericoloso, incrinandosi ai bordi giusto il necessario per lasciare che il dolore filtri. È turbolenta e carica di emozione, una febbre alt-rock che non si placa mai del tutto. Il video che accompagna la canzone, girato e montato da Molly Koch, mantiene tutto radicato e immediato. Girato all’aperto tra alberi e fitta vegetazione, non sovraspiega né impone un concetto: offre invece uno sguardo non filtrato e ravvicinato su Izzy Outerspace e i suoi compagni di band – Tommy Oerding alla batteria e Clifton Weaver al basso – incastrati nella tempesta della canzone. La natura diventa una cornice morbida per il caos, uno sfondo vivente mentre si scatenano, sudano e bruciano attraverso la resa dei conti interiore di Baumgartner. se sei ancora qui se sei ancora qui ti offro ti offro il mondo Quella performance è il nucleo emotivo di «Closer». Baumgartner canta come se stesse cercando di artigliare la verità – o di allontanarsene – con ogni respiro sforzato e ogni crescendo infuocato. La produzione sposa quella volatilità, lasciando che le chitarre ringhino, il basso macini e le batterie perforino il mix senza levigare i bordi più ruvidi della canzone. È drammatico nel miglior modo possibile: grandi sentimenti, grandi suoni e un senso di immediatezza che rende il tutto vivo nelle tue mani. Izzy Outerspace «Closer» © 2025 Izzy Outerspace «Closer» © 2025 Nata e cresciuta in Svizzera e ora residente a Los Angeles, Baumgartner è cresciuta immersa nel Britpop, nel punk tedesco e nel forte richiamo emotivo dell’avere imparato la chitarra tardi nella vita. «L’ho sempre visto come un processo meditativo», dice. «Mi piace e voglio creare musica in cui senti di entrare in un regno diverso e puoi in qualche modo scomparire.» Negli ultimi anni – dal suo debutto del 2020 Amazon a Caught del 2022, Lip Service del 2024 e Dreamstate del 2025 – si è ritagliata un’identità sonora costruita su introspezione, atmosfera, distorsione e liberazione emotiva. non voglio fingere voglio solo essere la tua amica non voglio fingere volevo solo tenerti più vicino A Romance Truly Tried sembra la culminazione di quell’evoluzione, un corpo di lavoro che apre le sue costole anziché nascondersi dietro la foschia. «Closer», in uscita il 21 novembre, è il suo primo, bruciante capitolo: un’eruzione drammatica, appassionata e carica di emozione che perdura a lungo dopo che l’accordo finale si dissolve. Lascia che questa canzone ti attragga nella sua orbita, ti tenga nel suo calore e veda cosa emerge in superficie quando ti avvicini un po’ di più. Ascolta questo singolo e guarda il video musicale in esclusiva su Atwood Magazine, e lascia che ti sieda addosso l’intensità di tutto ciò che Izzy Outerspace mette a nudo in questa resa dei conti carica e vorticosa. — — :: ascolta/acquista Closer qui :: :: connettiti con Izzy Outerspace qui :: — — Ascolta in streaming: «Closer» – Izzy Outerspace — — — — Collegati con Izzy Outerspace su Facebook, TikTok, Instagram Scopri nuova musica su Atwood Magazine © per gentile concessione dell’artista :: Ascolta Izzy Outerspace ::

Izzy Outerspace entfacht in „Closer“, der dramatischen Lead‑Single ihres kommenden Albums ‚A Romance Truly Tried‘, einen feurigen, emotional aufgeladenen Sturm, der rohe Geständnisse mit einer filmischen Alt‑Rock‑Explosion verbindet, die bis ins Mark schneidet.